giovedì 24 maggio 2007

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I TITOLI DI QUESTO NUMERO:
PAOLO BELLI UN UOMO UMILE
BEPPE GRILLO IL PALADINO DEGLI ITALIANI
LEGGI CAPESTRO E CASTE
CASO LAMA: IL MINISTERO RISPONDE
SPECIALE BARBERINO: BARBA D'ORO A GIULIANO VANGI IL PIU' GRANDE SCULTORE VIVENTE
SPECIALE MARRADI
UNA GIORNATA CON I VIGILI DEL FUOCO
BELLEZZA: VIA I PELI SUPERFLUI
AL VIA LE VISITE GUIDATE NELLA CASA BIO
E POI GIOCHI, BUONUMORE, CUCINA, AFORISMA, INFORMATICA...

martedì 1 maggio 2007

IL DIRITTO DI GUARIRE

6 MAGGIO GIORNATA NAZIONALE SULL’EPILESSIA
Un lettore scrive:
PERCHE’ A CHI E’ STATO AFFETTO DA EPILESSIA, MA HA RISOLTO IL PROBLEMA SUPERANDO COMPLETAMENTE LA PATOLOGIA, NON E’ RICONOSCIUTA LA GUARIBILITA’? Sono un epilettico e per 10 anni ho sofferto di questa malattia, poi grazie alle cure, sono completamente guarito, ho sospeso i farmaci, il mio EEG (elettroencefalogramma) risulta nella norma eppure ogni due anni devo fare la visita per rinnovare la patente. Devo andare a Firenze e perdere una giornata di lavoro…perché gli epilettici devono subire ancora questo trattamento discriminante e fortemente pregiudiziale? Ad altri ammalati, una volta guariti, questi controlli così pressanti non vengono fatti, perché a noi sì? (Lettera firmata)
RISPONDE GRAZIELLA EVANGELISTI VOLONTARIA AICE TOSCANA
"L’epilessia dovrebbe essere considerata una malattia come le altre, invece non è così" spiega Graziella Evangelisti " la gente nutre molti pregiudizi verso questa patologia, addirittura prova paura, vergogna, ho conosciuto molti genitori che ancora oggi nascondono i figli e tanti ragazzi che quando dichiarano di essere epilettici non trovano lavoro, insomma tutti sono convinti che l’epilessia sia una malattia strana dalla quale non si può guarire e guardano i malati con sospetto, invece non è così. L’ignoranza è un altro problema che gravita intorno all’epilessia, ma la ricerca sta facendo passi da gigante per migliorare le terapie e curare questa patologia, spesso sino alla guarigione, oggi poi esiste la possibilità dell’intervento chirurgico, mio figlio, epilettico, è stato operato ed oggi sta bene. Le cose possono cambiare, noi dell’AICE ci battiamo perché questo avvenga, solo con l’informazione potremo sbaragliare i tabù e sperare che la guaribilità sia presto un fatto acquisito anche per gli epilettici."
Che cos’è l’epilessia?
Nell’antichità è stata definita il "male degli Dei", simbolo di intelligenza che ha colpito grandi condottieri, da Giulio Cesare ad Alessandro Magno. Si tratta dell’epilessia, un disturbo che interessa l’1% della popolazione e su cui è necessario essere informati. Proprio per questo motivo, in tutta Italia, è stata organizzata la Giornata dell’Epilessia. Per la diagnosi di epilessia è necessaria un'accurata valutazione dei sintomi e della storia clinica. "Le crisi epilettiche – spiega Raffaele Rocchi, neurologo al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena – "sono causate da scariche elettriche anomale originate nelle cellule della corteccia cerebrale. Nella maggior parte dei casi, circa 2/3, non si riesce a individuare una causa definita, mentre nei restanti casi è presente una lesione cerebrale. A Siena – continua Rocchi – presso le diverse aree specialistiche che si interessano a vario titolo di epilessia quali Neurologia, Pediatria, Neuropsichiatria Infantile, Neurochirurgia, vengono seguiti circa 3000 pazienti, tra adulti e bambini, provenienti da tutta Italia. Il 70-80% risponde bene al trattamento farmacologico ma, nel 30% dei casi, quando l’epilessia è farmaco-resistente, emergono continuamente problemi rilevanti come crisi numerose, effetti collaterali dei farmaci, comportamento dipendente, disagio psicosociale, riduzione della autonomia". In alcuni casi, dove i farmaci non riescono a controllare le crisi, è possibile intervenire chirurgicamente. "In questo settore – aggiunge Rocchi - grazie alla piena collaborazione tra Neurologia, Pediatria e Neurochirurgia Universitaria, e con la consulenza dell’ospedale Niguarda di Milano, abbiamo un’alta specializzazione. Fondamentale è pianificare l’intervento, individuando la zona epilettogena da cui hanno origine le crisi e valutare la possibilità di essere asportata chirurgicamente."
COME AIUTARE UN MALATO DI EPILESSIA
In caso di crisi con caduta, rigidità e scosse, bisogna lasciar evolvere liberamente la crisi. Togliere le lenti, se la persona le possiede e mettere qualcosa di tenero sotto la testa. A fine crisi, ruotare la persona su un fianco per facilitargli la respirazione. La lingua non si ribalta e morderla è un caso. Non infilare nulla in bocca della persona che ha avuto la crisi. Slacciare il colletto della camicia. Allontanare le fonti di pericolo: spigoli, vetri, elettricità, auto. Assecondare una persona che ha avuto una crisi epilettica è importantissimo, non bisogna forzarlo con atti e parole, ma aspettare, con pazienza, che questi riprenda il contatto con la realtà. Assistere la persona se necessita di ricambi, può esserci stata durante la crisi, perdita di urine o feci. Contattare i suoi familiari. Chiamare il 118 solo se la persona colpita da crisi epilettica non si riprende dopo 3 minuti o se alla prima subentrano, senza ripresa di contatto, altre crisi. In alcuni casi, dopo essere stati autorizzati dal medico, si possono interrompere le crisi con "perette" per via rettale.
I dati
L’epilessia è stata considerata nel 1965 "malattia sociale", questo riconoscimento ha permesso il finanziamento di Centri per l’epilessia e l’attribuzione di fondi per l’effettuazione di ricerche riguardanti gli aspetti medici e psicosociali della patologia.
In Italia i malati di epilessia sono circa 600.000. Ci sono 25.000 casi ogni anno, con un’influenza del 2% tra gli adulti e del 5% tra i bambini.
In Toscana 1 adulto su 4 è affetto da Epilessia. Solo a Prato sono 800 le persone epilettiche, il 50% sono bambini.
L’AICE
L’AICE (Associazione Italiana Contro L’Epilessia) riunisce e tutela i malati di epilessia e le loro famiglie e ha, tra le sue principali finalità, la lotta alla disinformazione e al pregiudizio su questa patologia. L’AICE s’impegna, inoltre, a stimolare i pubblici poteri per modificare leggi inique e per istituire e potenziare strutture sanitarie pubbliche ai fini di una migliore assistenza per i malati di epilessia. La spinta nei confronti dei pubblici poteri da parte dell’AICE, ha portato la modifica di leggi riguardanti la concessione della patente di guida a chi non presenti crisi da almeno due anni (1988) e l nascita del CRE (la rete regionale di centri per la cura dell’epilessia, dotati di finanziamenti, personale medico e paramedico, attrezzature strettamente deputate alla diagnostica e alla terapia dell’epilessia.
Indirizzi utili
AICE NAZIONALE Milano Via Tommaso Marino 7 20121- Milano
Tel. 02-809799
AICE Toscana- Firenze –Via San Niccolò 30 - Presso Residenza Protetta Demidoff Tel. 055- 2477013

IL BAMBINO EPILETTICO
La diagnosi di epilessia, come per altre patologie, può avere un impatto devastante sulle aspettative e le fantasie dei genitori riguardo al proprio bambino. In letteratura si parla di "ferita narcisistica", riferendosi alla delusione di scoprire che il figlio immaginato non corrisponde a quello reale. Oltre a questo si aggiunga che, rispetto ad altre malattie, le frequenti perdite di coscienza, caratteristiche dell’epilessia, causano nei genitori e nei bambini un’esperienza ripetuta di "perdita improvvisa" che genera una forte ansia, che rischia di pervadere tutti i componenti della famiglia.Questi sentimenti, pur comprensibili, non sono certo funzionali all'educazione del bambino, alla percezione che ha di sé e della malattia stessa.
I genitori rischiano di passare da atteggiamenti iperprotettivi a reazioni aggressive nei confronti del figlio: si sentono causa delle sue difficoltà, provano amore verso di lui ma, allo stesso tempo, anche odio per la sua malattia e le conseguenze che essa può comportare. A scuola, ad esempio.
Secondo alcuni ricercatori un terzo circa dei bambini con epilessia avrebbe bisogno nella scuola di un supporto psicopedagogico, in quanto vengono segnalati dalle stesse insegnanti difficoltà di fronte agli impegni scolastici: dipende dalla tipologia e dalla gravità della sindrome epilettica, nonché dal successo delle terapie anticonvulsive. In linea generale, nei casi in cui i sintomi rimangono presenti, gli insegnanti si trovano nella oggettiva difficoltà di distinguere tra crisi epilettiche e quelle difficoltà di attenzione e concentrazione che sono proprie di molti alunni. Analogamente è difficile valutare le prestazioni di un bambino che si "assenta" frequentemente, interrompendo la propria attività.
Da molteplici ricerche, poi, nei bambini che soffrono di epilessia risultano tratti comuni della personalità, quali scarsa autostima, tendenze alla rinuncia, bassa tolleranza alle frustrazioni. Anche in questi casi è difficile per gli insegnanti distinguere ciò che va ricondotto alla malattia e quanto, invece, va interpretato dagli insegnanti come scarso investimento del bambino rispetto agli apprendimenti scolastici. Il problema è amplificato dai diversi vissuti che ogni persona ha della propria patologia e dalle reazioni familiari nei confronti di essa. Tutto ciò si traduce nella difficoltà di definire quali atteggiamenti ed interventi è opportuno mettere in atto. Ad esempio, nel caso una crisi che si manifesta come "assenza", il bambino può essere incoraggiato a seguire quando invece avrebbe bisogno di riposare. Inoltre, come gestire la classe senza procurare ansia e/o pregiudizi nei confronti del compagno epilettico? Agli insegnanti ancora una volta sono richiesti equilibrio e buon senso per non causare handicap che non sono direttamente riconducibili alla malattia. Anzi, di fronte ad un bambino affetto da deficit, essi sono chiamati a moltiplicare gli sforzi affinché le eventuali difficoltà neuropsicologiche, relazionali e di apprendimento non ostacolino l'esplicarsi di tutte le potenzialità, non solo cognitive, che permettono di seguire la normale programmazione della classe.
(Fonte: Monica Balli della redazione di www.educare.it)
VIDEOGAME E TVTroppi videogame e tv possono scatenare crisi epilettiche in bimbi e adolescenti. L'epilessia da videogioco rappresenta ormai il 3% di tutti i nuovi casi di questa patologia e il 10% di quelli fra i 7 e i 19 anni d'eta'. A mettere in guardia dagli effetti dell''overdose di giochi elettronici sulla salute dei piccoli italiani sono gli esperti, in vista della Giornata nazionale contro l'epilessia, che si celebra domenica 4 maggio, promossa dalla Lice (Lega italiana contro l'epilessia), presieduta dal professor Emilio Perucca, dell'universita' di Pavia. Oltre a videogame e cartoon giapponesi, sotto accusa anche le luci stroboscopiche delle discoteche, capaci di provocare crisi convulsive in chi e' particolarmente sensibile alle variazioni di stimoli luminosi. A causare gli attacchi e' l'esposizione a stimoli luminosi che variano continuamente. Come i videogame, appunto: sono la molla che fa scattare la patologia nel 4% di ragazzini con predisposizione genetica, fra i 4 e i 18 anni. E ormai due casi di epilessia su tre si registrano prima della pubertà. In generale, l'epilessia da fotosensibilità registra la massima incidenza proprio fra gli adolescenti. Se ne contano 10 mila casi in Italia, l'1,5% del totale: a scatenare l'attacco e' l'esposizione a stimoli luminosi che variano continuamente. La fotosensibilità, cioè la particolare sensibilità alla rapida successione di stimoli luminosi diversi - afferma Vigevano - si manifesta più facilmente durante l'infanzia e l'adolescenza, quando maggiore e' anche il tempo trascorso davanti ai videogiochi''. Sotto accusa soprattutto lo schermo televisivo, che ''emette una luce intermittente: la sensibilità ad essa aumenta avvicinandosi allo schermo o con la ripetuta esposizione agli stimoli luminosi. Per questo i genitori dovrebbero tenere al riparo i figli da possibili rischi aumentando la distanza dalla tv, che non deve essere inferiore a 3 metri'. E infatti, negli ultimi anni, i produttori di videogame hanno allungato il filo che lega il joystick alla consolle. Anche il tipo di schermo influisce. 'Tra i meno pericolosi troviamo gli schermi a 100 Hertz o a cristalli liquidi'. I videogiochi, ma anche i cartoni animati, soprattutto quelli giapponesi, sono particolarmente pericolosi se alternano sequenze molto luminose ad altre buie. Anche i fari delle discoteche possono causare una crisi epilettica. 'Il 10% dei pazienti con epilessia fotosensibile - denuncia di essere stato male proprio in discoteca. Gli attacchi scatenati dalle luci stroboscopiche si manifestano con convulsioni e cadute al suolo. Non mancano, pero', casi di 'assenza', cioè sospensione della coscienza e rapide scosse degli arti''. La responsabilità delle luci da 'disco' e' scientificamente provata, ma in Italia non esistono norme che ne regolamentano l'uso. Invece, proprio per prevenire le crisi epilettiche in questi posti e per un dovere di tutela dei minori, sarebbe auspicabile l'adozione di luci con frequenze al di sotto di 5 hertz, come di recente raccomandato in Gran Bretagna.

martedì 13 marzo 2007

IL MIO GIORNALE ESCE IL 31 MARZO!

E SARA' PIU' RICCO! QUATTRO PAGINE IN PIU' CHE PARLERANNO DI: ATTUALITA'- NOTIZIE LOCALI E NON - BELLEZZA- SALUTE- SPETTACOLI-
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domenica 18 febbraio 2007

DOSSIER SALUTE

MENINGITE
Dalla cronaca -Morta ragazza di Vaglia colpita da meningite Una quarantina di persone sottoposte a profilassi
15 GEN. - E' deceduta in seguito a complicanze la giovane di 25 anni ricoverata all'ospedale di Careggi per una meningite meningococcica di tipo B. La ragazza, residente a Vaglia era stata affetta dalla forma di meningite piu' diffusa in Italia e per la quale non esiste ancora un vaccino. Una quarantina di persone, tra cui i familiari e gli amici della donna, ma anche i sanitari che per primi l'avevano curata, sono state sottoposte a profilassi. (ANSA)
CHE COS’E’ LA MENINGITE?
Risponde il dott. Italo Marinelli dello staff di Pediatria Online.
"Per meningite si intende un processo infettivo a carico delle meningi, gli involucri che rivestono l’encefalo ed il midollo spinale. La meningite può essere causata dai più disparati agenti infettivi: batteri, virus, funghi. Nel bambino i germi più frequentemente responsabili di meningite, assieme a diversi virus (primo fra tutti quello della parotite), sono i batteri, in particolare Haemophilus influenzae di tipo b, lo Pneumococco ed il Meningococco, che provocano le forme potenzialmente più pericolose. La sintomatologia della meningite è importante e di particolare gravità: notevole compromissione dello stato generale, interessamento neurologico (convulsioni, alterazioni della coscienza che vanno dall’irritabilità spiccata alla letargia, fino al coma), febbre elevata, segni di ipertensione endocranica (vomito, cefalea, rallentamento del battito cardiaco) e di irritazione meningea (rigidità nucale). Se le fontanelle non sono chiuse l’aumento della pressione endocranica le farà diventare tese, pulsanti, talora estroflesse come un "cappello di clown". La diagnosi di meningite si fa con la rachicentesi, cioè con il prelievo di liquor (il liquido presente tra le meningi) a livello lombare. Tale esame permette di stabilire il tipo di meningite e spesso di identificare direttamente il germe in questione, sia con test rapidi che colturali. In caso di pronta instaurazione di terapia antibiotica, corticosteroidea e di supporto (liquidi), la prognosi della meningite, un tempo quasi sempre letale, è spesso buona, con completa guarigione. Purtroppo esistono forme a decorso fulminante o fatale (7-10%) e a volte possono rimanere degli esiti permanenti come sordità, disturbi visivi e del linguaggio, ritardo mentale, epilessia nel 30-35 % dei casi, anche in presenza di trattamento corretto e tempestivo. Per questo la prevenzione della meningite batterica è molto importante. Disponiamo attualmente di un vaccino efficace e sicuro contro il principale agente di meningite nel lattante e nel piccolo bambino, che è Haemophilus influenzae tipo b. La vaccinazione anti-Haemophilus è facoltativa, ma vivamente raccomandata per tutti i bambini dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e va eseguita nel primo anno di vita in associazione alle vaccinazioni obbligatorie. Le vaccinazioni contro altri due importanti agenti di meningite, lo Pneumococco ed il Meningococco, sono attualmente raccomandate per soggetti a rischio, come quelli privi di milza o immunodepressi.
I soggetti che hanno avuto contatti familiari o scolastici con gli affetti da meningite batterica vanno sottoposti a profilassi antibiotica con rifampicina, a dosi diverse a seconda del germe responsabile della meningite. Qualora non ci sia stato contatto diretto o scolare non occorre fare nulla e soprattutto non bisogna allarmarsi e farsi prendere dal panico se si verifica un caso nella propria città."
(Fonte: pediatria on line mamma e papa.it)
LO SAPEVATE CHE?
La disdetta di un appuntamento per una visita specialistica prenotata deve essere effettuata entro e non oltre le 48 ore precedenti la visita stessa, in caso contrario sarà applicata una sanzione pari all’intero importo del ticket che doveva essere versato.
Al Pronto Soccorso d’ora in avanti pagheremo un ticket per i casi non urgenti e uno per visite ed esami.
E poi…
Ci sono due importanti novità: la prima e' un'abitazione intelligente per anziani, Smart Home, in grado di assistere chi vi abita. Il vano medicinali, ad esempio, e' dotato di timer che aiutano a rispettare gli orari e per tutta la casa ci sono sensori che controllano i movimenti all'interno. Ma ci sono anche lampade che si accendono da sole nel cuore della notte e porte che si aprono solo digitando codici alfanumerici da 18/24 cifre.La seconda novita' arriva invece dal Canada, Calgary, dove sta per essere inaugurato il primo "asilo" per over 65. Aperto dalle 8 alle 18, potrete farvi accompagnare dai vostri nipoti. Attenti ad attraversare la strada!Fonte: Cacao Quotidiano www.alcatraz.it
Stanno convertendosi al biologico, equo e solidale. In Gran Bretagna, in 1.200 fast food, la multinazionale del fritto e unto servira' caffe' etico certificato Rainforest Alliance, e il resto dei ristoranti d'Europa dovrebbe adeguarsi alle nuove linee guida in tempi brevi. Un'operazione da 50 milioni di sterline, una parte dei quali dovrebbe arrivare nelle tasche di coltivatori poveri.Questa iniziativa segue altri due importanti cambiamenti: il pesce del filet-o-fish, ora certificato Marine Stewardship Council, proviene da fornitori che praticano pesca sostenibile mentre le uova arrivano solo da galline allevate all'aperto.Si parla anche di una conversione al latte biologico e di nuovi standard per la fornitura della carne. Il clown Ronald e' stato avviato invece al compostaggio.
Fonte: Cacao Quotidiano www.alcatraz.it

INTI ILLIMANI A FIRENZE


martedì 6 febbraio 2007

AMBIENTE FONTI RINNOVABILI E BUSINESS

AMBIENTE FONTI RINNOVABILI E BUSINESS
Abbiamo incontrato Piero Baronti, presidente Legambiente Toscana.
-C’è un estremo fermento legato alle fonti rinnovabili anche qui nel nostro territorio vuole spiegarci in modo sintetico di cosa si tratta?-
"Le fonti rinnovabili sono oggi un argomento diffuso proprio perché possono costituire un solido aiuto nell’affrontare un mercato dell’energia reso sempre più incerto dal progressivo esaurimento delle fonti fossili, che necessita invece di diversificazione delle fonti e di innovazioni tecnologiche. Ha senso investire in questa direzione poiché a livello economico questo può rappresentare un campo in cui il nostro Paese, pur partito in ritardo tra quelli industrializzati, può sviluppare efficienza e competitività, per non parlare dei vantaggi ambientali correlati, quali la riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale del nostro sistema, imboccando la strada di una maggiore sostenibilità.
Le tecnologie più conosciute per l’utilizzo di fonti rinnovabili sono senz’altro il solare termico, il fotovoltaico, l’idroelettrico, l’eolico e le biomasse. Nel Mugello in particolare abbiamo progetti che puntano sulle biomasse e sull’eolico.
Le prime sono sostanze organiche che possono essere utilizzate a scopo energetico come combustibili, talvolta dopo un processo di trasformazione che ne rende più facile l’uso. Scarti e derivati dell’industria agro-alimentare e rifiuti urbani trovano così un riutilizzo per fini energetici, in aggiunta a specie vegetali appositamente coltivate.
Per quanto riguarda l’eolico, il principio di funzionamento è lo stesso dei vecchi mulini a vento: si ottiene energia elettrica a partire dal movimento provocato dalla pressione del vento sulle pale. Queste tecnologie sono oggi da considerarsi competitive in confronto alla produzione tradizionale di energia, soprattutto nel momento in cui si calcolano i costi esterni
sociali e ambientali dovuti alla combustione delle fonti fossili. Si prestano entrambe, inoltre, ad una produzione energetica decentrata (sia a livello domestico che industriale)."
- Quali sono Le effettive novità per quanto riguarda la tutela dell'ambiente nel nostro territorio?-
"L’ambiente del Mugello risente in modo particolare dei danni provocati dai lavori per l’alta velocità. Il proseguimento di questa grande opera deve essere costantemente monitorato e lo stesso discorso vale per i lavori della variante di valico autostradale. L’associazionismo ambientalista deve rinnovare l’impegno ad essere molto vigile rispetto alle grandi opere."
- La raccolta differenziata, la raccolta porta a porta, fino a che punto dietro la difesa dell’ambiente non si cela il business?-
" Il business non ci scandalizza, quando serve per promuovere la difesa dell’ambiente. D’altronde si deve iniziare a pensare che tutelare l’ambiente non è soltanto un costo, ma può portare benefici anche in termini economici ed è forse questa la chiave per portare ad essere priorità diffuse le urgenze attualmente sentite solo dai settori ambientalisti. Per quanto riguarda la raccolta differenziata (e la raccolta porta a porta è solo un metodo per rafforzarla), questa continua a crescere nella nostra regione, ma è insufficiente appellarsi a questo per valutare positivamente la gestione dei rifiuti. Infatti resta irrisolto un po’ ovunque il problema della chiusura delle filiere; mancano cioè i mercati di sbocco per le materie riciclate, senza i quali l’attività di recupero delle materie non ha significato e non se ne riescono a coprire i costi."
-Cosa sta facendo Legambiente nel nostro territorio per impedire la costruzione di nuovi inceneritori?-
"Nella zona è previsto il raddoppio dell’inceneritore di Selvapiana, in Val di Sieve. Legambiente non ha una posizione pregiudizialmente contraria ai termovalorizzatori (come sono chiamati adesso gli inceneritori) però siamo sempre stati contrari alla proliferazione di questi impianti, cosa che invece sta accadendo con i piani di ATO. Nella zona di Firenze si è proposto un solo impianto di area vasta per sostenere il fabbisogno degli ATO di Firenze, Prato e Pistoia; non si tratterebbe di un mega-impianto perché dovrebbe essere dimensionato in base agli obiettivi di produzione di rifiuti e di raccolta differenziata previsti per i prossimi anni. Questo perché se è vero che gli inceneritori di nuova generazione sono meno inquinanti dei vecchi, è altrettanto vero che emettono comunque emissioni nocive e quindi la nostra proposta tende ad attuare la riduzione del danno."
-Come deve comportarsi un cittadino che vuole prendersi cura dell’ambiente in cui vive e della propria salute?-
"Il primo passo per prendersi cura dell’ambiente è sicuramente quello di seguire uno stile di vita improntato al risparmio energetico e di risorse in generale, che limiti la produzione di rifiuti e inquinanti; in sintesi, cercare di vivere a basso impatto ambientale attraverso azioni di ecologia quotidiana.
Esistono svariati decaloghi sul tema: in particolare, quelli tesi al risparmio energetico e contro i mutamenti climatici insistono sull’opportunità di non lasciare elettrodomestici in stand-by o accesi inutilmente, sulla riduzione dell’utilizzo di automobili proprie in favore dei mezzi pubblici e del car-sharing, sull’isolamento termico delle abitazioni.
Per fare di più si può anche scegliere di impegnarsi in associazioni ambientaliste che promuovono campagne di sensibilizzazione e si battono per la tutela"
Francesca Lippi
Riquadrato
PILLOLE
A tutto sole!Un'automobile elettrica, di potenza pari a quella di una stufetta, e' riuscita ad attraversare l'Australia, da Perth a Sydney, "bruciando" tutti i record precedenti. 4.000 km in 5 giorni, usando solo 1,8 Kw di potenza.Unica pecca del mezzo e' l'aspetto: una grande busta da lettere con le ruote.(Fonte: Ansa)

Inti Illimani a Firenze

TORNANO A FIRENZE GLI INTI ILLIMANI
Agli inizi di febbraio tornano dal vivo, in Italia, gli Inti Illimani. Lo storico gruppo cileno, che nel mese di gennaio ha arricchito la sua discografia col nuovo album "Pequeno mundo", ha iniziato un tour che lo vedrà fare quattro tappe in Toscana e precisamente: il 4 a Livorno, il 5 al Teatro Puccini di Firenze, il 6 a Pisa ed il 10 a Pistoia. Gli Inti Illimani sono qualcosa di diverso da quello che per tanta gente ancora rappresentano, attualmente li potremmo definire un gruppo di "world music" e d’intensa ricerca di contaminazione, con alle spalle la polvere dei palcoscenici di tutto il mondo e non soltanto il simbolo della lotta contro le dittature. Da ricordare, che il gruppo sudamericano, è stato scelto come portavoce del progetto di prossima realizzazione, intitolato "CARA DEMOCRAZIA", che intende portare, fra i ragazzi delle scuole d’istruzione superiore, un momento di riflessione, finalizzato al raggiungimento di una maggiore consapevolezza del significato di Libertà e Democrazia. (R.B.)

lunedì 15 gennaio 2007

Paolo Rossi e PFM

Paolo Rossi con il suo spettacolo a Barberino del Mugello e la PFM in concerto. Trovi recensioni ed interviste su "Il Mio Giornale" in uscita a febbraio!
Fai vivere Il Mio Giornale, corri in edicola! Attualità, politica, notizie dal Mugello e dal Mondo, bellezza, interviste a personaggi famosi e non. E se... non ti piace hai reso più famosa me che ci scrivo e se, ancora non ti basta, con 1 euro hai fatto del bene all'Associzione Il Granello di Sale, che promuove la cultura e il benessere nel Mugello. Passa parola, mi raccomando! Non puoi correre in edicola, perché abiti a Milano e il nostro è un giornale locale che gravita nella provincia di Firenze? Niente paura! Te lo inviamo a casa, basta iscirversi all'associazione e lo riceverai gratuitamente. Meglio di così...
Giada

lunedì 8 gennaio 2007

JACOPO FO e la magia di Alcatraz da febbraio sul Mio giornale

Un viaggio ad Alcatraz alla scoperta di un mondo ecologico possibile, dove si può sperimentare un modo di vivere diverso. L'incontro con Jacopo Fo, le interviste, le storie, un reportage dal villaggio dove "ridere e divertirti è naturale e spontaneo, non un obbligo compreso nel pacchetto soggiorno"Da febbraio su... Il Mio Giornale insieme a: musica, cultura, eventi, sport.
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