lunedì 25 dicembre 2006

Danza orientale

La danza è da sempre considerata, a ragione, una disciplina che dona grazia e bellezza. Questo mese approfondiamo la conoscenza della danza orientale, erroneamente chiamata danza del ventre, come ci spiegherà nella nostra intervista Sofia, insegnante di danza orientale, alla palestra Opplà di Vicchio.
D: Ciao Sofia ,innanzitutto un po’ di storia: quando e dove è nata la danza orientale?
E’ una danza molto antica, nata circa 5000 anni fa in Egitto ed era una sorta di rito spirituale.
D: Rito spirituale, e a chi era dedicato?
Era una danza dedicata alla Dea della Bellezza, della Bontà, della Generosità, della Fertilità, e della Terra per questo i movimenti sono molto belli, eleganti e aggraziati, perché erano dedicati a una dea ,e bisogna sentirsi tali per farli. Inoltre ci sono molti movimenti che aiutano a sviluppare l’elasticità del bacino per favorire la fertilità della donna.
D:E l’uomo in tutto questo che ruolo ha?
L’uomo faceva da accompagnatore a questa danza, anche se ce ne sono altre per gli uomini, come il saydi, o il ballo degli anziani, anche per questo si chiama danza orientale e non del ventre, perché fa parte di un insieme di danze e riti che compongono l’intera danza orientale.
D: Allora perché la chiamano tutti danza del ventre?
E’ stato un uomo del medioevo a chiamarla cosi, un uomo che ha guardato solo il movimento del ventre escludendo tutto il resto. In realtà questa danza muove tutto il corpo, tutti i movimenti servono per mantenere l’elasticità di tutto il corpo e in particolare aiuta molto chi ha problemi di cervicale, scoliosi, schiacciamento delle vertebre e rinforza tantissimo le ginocchia in quanto è quasi tutto basato sui movimenti della spina dorsale e delle ginocchia.
D: Sono movimenti molto difficili?
All’inizio erano semplici, poi si sono evoluti col tempo. Sono movimenti molto rilassati e lenti in realtà, ma ci vuole esercizio per avere il pieno controllo di ogni singola vertebra della spina dorsale e di tutti gli altri arti e muscoli, anche se ci sono movimenti che vengono meglio se ci si lascia andare, se non ci si pensa, come lo scimmy, che consiste in una vibrazione delle ginocchia o delle scapole.
D: La danza per te è professione o passione?
Passione…
D:E quando ti è nata questa passione?
Ce l’ho da sempre, io sono nata ballerina, poi ho studiato per perfezionare la tecnica perché sono movimenti molto difficili da insegnare agli altri.
D: Come ha risposto il Mugello alla proposta della danza orientale?
Molto bene !Quando abbiamo fatto lo stand durante una festa le persone hanno detto: "Finalmente è arrivata anche qui nel Mugello! Altrimenti bisognava andare ancora a Firenze per poter fare un corso di danza orientale.
Giada Barone

1 commento:

Anonimo ha detto...

C'è qualche errore nella storia, la danza del ventre non nasce in Egitto ma in India..In egitto arriva grazie alle popolazioni nomadi...ma è nelle società non nomadi, quelle che vivevano di agricoltura, che la danza della fertilità ha un grande significato, che poco ha a che vedere con la bellezza. Si mimano i movimenti del parto e del congiungimento sessuale nei riti sacri perchè la fertilità della donna era paragonata alla fertilità della terra, e una terra fertile dava garanzia di vita..insomma,di libri che parlano di queste cose ormai è pieno e anche in rete si possono trovare notizie più corrette. In ogni caso la danza del ventre vera (Questo nome viene dato dal francese Savary nel 1785:cit.di Saad Ismail, e non nel medioevo) ha poco ha che fare con l'idea di una bellezza soave e pura della femminilità come la nostra educazione vorrebbe vederci. Invece è molto più vicina a un'idea di femminilità libera forte e selvaggia. Non a caso è stata tramandata fino ai giorni nostri proprio in quelle zone dove la donna deve vergognarsi della propria sessualità e la può esprimere solo nella danza. Se l'Egitto oggi e considerata (erroneamente) la patria della danza del ventre è solo grazie a madam Badia Masnabny una danzatrice Libanese che negli anni '30 aprì il famoso casinò Badia al Cairo e dove ballarono ballerine che poi divennero stelle del cinema internazionale. Se madam Badia avesse fatto questa operazione in Turchia oggi il grande business della danza del ventre sarebbe a Istambul
Ciao