venerdì 29 febbraio 2008

COMBATTIAMO L'INGIUSTIZIA APPELLO DI ACTION AID


Ci sono milioni di bambini che vivono nell'ingiustizia. L'estrema povertà li priva del cibo, dell'acqua potabile,dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione. In una parola dei loro diritti.È giusto parlarne, ma ancora meglio è agire. Adotta un bambino a distanza, con soli 82 centesimi al giorno aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro fatto di giustizia e diritti.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.actionaid.it/ oppure chiama il numero 02/742001 ActionAid International Italia ONLUS - Via Broggi, 19/A - 20129 Milano

IL RUMORE FA MALE SOPRATTUTTO AI BAMBINI

L'inquinamento acustico è causato dal traffico dei treni, delle auto, degli aerei, da strumenti di lavoro, da giocattoli rumorosi, da stereo, radio, televisione tenuti ad un volume troppo alto. Un ambiente di vita perennemente rumoroso oltre ad essere stressante, può causare nei bambini danni all'orecchio interno (particolarmente delicato e vulnerabile) e avere effetti negativi sulla lettura, attenzione, risoluzione dei problemi, memorizzazione, ecc.
(Fonte: Pediatria Online)

giovedì 28 febbraio 2008

MARRADI L'ECOMOBILE SEMPLIFICA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Anche presso l’ecomobile di Marradi più si ‘differenzia’ e meno si paga. La stazione ecologica su quattro ruote è stata attivata a ottobre con un investimento del Comune di 130mila euro e la gestione di Hera Imola-Faenza. E dal 1 marzo i marradesi potranno usufruire di ulteriori servizi che facilitano e semplificano la raccolta differenziata. Chi si presenterà alla stazione ecologica mobile con tre bollette del servizio di igiene ambientale riceverà in omaggio (fino ad esaurimento scorte) la ‘ecotanica’ per la raccolta domestica degli oli alimentari esausti. Il contenitore ha un volume pari a 5,5 litri, con tappo antisvito e imbuto con griglia integrale, e serve a raccogliere gli oli alimentari di uso domestico, come ad esempio l’olio utilizzato per friggere o quello delle scatolette, che vanno poi conferiti alla stazione ecologica per il corretto smaltimento.
Sconti in bolletta sono previsti per ogni kg di carta, cartone, vetro, plastica e lattine e per ogni sacco di raccolta carta e cartone conferiti correttamente, oltre che per l’uso di composter a casa.
Dal 1 marzo all’ecomobile si può richiedere la consegna gratuita a domicilio del composter, che serve a trasformare gli scarti di cibo e di giardinaggio in compost, con il cui uso si ha diritto a uno sconto in bolletta di 5 euro all’anno per ogni componente del nucleo familiare. Inoltre si può ritirare gratuitamente i sacchi per la raccolta differenziata di carta/cartone: e ogni sacco consegnato correttamente dà diritto ad uno sconto in bolletta di 0,77 euro. Di 15 centesimi è lo sconto sulla tariffa di igiene ambientale per ogni kg di carta, cartone, vetro, plastica e lattine conferito al servizio (sconto valido anche per ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante e tutte le attività commerciali).
L’ecomobile è aperta il lunedì dalle 8 alle 13, il mercoledì e il sabato dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 18. Per informazioni contattare il numero verde 800 999500 (lunedì-venerdì in orario 8-18 e il sabato dalle 8 alle 13), oppure rivolgersi allo “sportello amico” presso il Cavl in via Dino Campana n. 16 a Marradi dal lunedì al sabato con orario 8-13 (venerdì chiuso)

mercoledì 27 febbraio 2008

PALERMO CONDANNATO IL CIRCO LIDIA TOGNI DENUNCIATO DALLA LAV PER MALTRATTAMENTO ANIMALI

Il Circo Lidia Togni è stato oggi condannato dal Tribunale di Palermo. Il circo, attendato in città nel dicembre 2004, era stato denunciato dalla LAV a seguito delle lamentele pervenute sulle condizioni di detenzione degli animali costretti nello zoo. Oggetto dell’esposto erano state inoltre le poco ortodosse tecniche di eliminazione degli scarichi liquidi.

Nel processo scaturito, la LAV si era costituita parte civile, patrocinata dall’avvocato Francesco Paolo Maurigi del Foro di Palermo. “Il processo - ha dichiarato l’avvocato Francesco Paolo Maurigi, consulente legale della LAV – ha riguardato non solo le condizioni di detenzione degli animali nello zoo del Circo. Il rappresentante legale ed il procuratore speciale del Circo, infatti, sono stati condannati anche per i reati relativi all’inidoneo smaltimento dei rifiuti e dei reflui. La signora Lidia Togni, rappresentante legale, è stata inoltre ritenuta colpevole di violazione del nuovo art. 727 del Codice Penale sul maltrattamento degli animali ”.

Il Tribunale di Palermo ha riconosciuto come gli animali dello zoo del Circo Togni, ed in particolare elefanti, zebre e cammelli, fossero detenuti in condizioni inidonee alla loro natura. Il Circo Lidia Togni dovrà pagare un’ammenda di 2.300 euro oltre ad una provvisionale di 2.000 euro alla stessa LAV.

“E un dato incontrovertibile – dichiara Nadia Masutti, Responsabile LAV per il settore esotici/circhi/zoo – che, se le indagini condotte sui circhi sono svolte con perizia e coscienza da parte delle autorità preposte, pressoché alcuna struttura circense può dirsi completamente in regola sia per quanto riguarda la corretta detenzione degli animali, sia per quanto riguarda gli adempimenti igienico/sanitari nemmeno circhi della portata di Lidia Togni. Ci auguriamo, comunque, che le dichiarazioni del direttore artistico Vinicio Togni, rilasciate a Roma a volontari della LAV sull’intenzione di dimettere gli animali in suo possesso, rispondano a verità ed abbiano un seguito futuro”.

CHI RIFIUTA DAVVERO LA VITA? di Marcella Onnis


Chi rifiuta davvero la vita? Viene da domandarselo e più spesso di quanto non si possa credere, perciò proponiamo questa interessante riflessione di Marcella Onnis, new entry nel nostro giornale online.
Premessa 1: non è un proclama dei testimoni di Geova.
Premessa 2: scanso equivoci, sono una cattolica praticante, anche se convintamente laica e potenzialmente eretica.
La Chiesa condanna l’omicidio, ma non ho mai sentito di assassini pentiti (o "pentiti"?) a cui sia stata negata sepoltura.La Chiesa condanna gli atti impuri, ma nega sepoltura ai pedofili?La Chiesa condanna il suicidio, però (finalmente!) quasi mai nega sepoltura a chi muore per propria mano.Allora perché a chi chiede di morire, perché da solo non può togliersi la vita, la sepoltura viene rifiutata?Non voglio entrare troppo nell’indecente polverone mediatico Welby-Chiesa-Rivera-Papa , però sentivo il bisogno di dire la mia, per chi la vuole sentire:Dio ci ha donato la vita (per chi ci crede, è ovvio) e rifiutarla è peccato. Ora, capisco che la Chiesa condanni, debba condannare, l’eutanasia. Ma se un uomo si uccide o chiede di morire perché non ha il coraggio di affrontare - o sopportare ancora - una vita di sofferenze, può Dio negargli il Suo amore? Se Dio è infinita bontà, come noi cristiani crediamo, ciò non è possibile. Se Dio perdona puttane, assassini, usurai, ladri ed aguzzini, non potrà certo negare la pace eterna a chi un vero male non l’ha commesso.Mi viene, invece, da credere che Dio abbia molto più da rimproverare ai tanti di noi che, forse, davvero rifiutano la vita: mentendo agli altri ed a se stessi; facendosi schiavi dell’alcool, delle droghe, del sesso o del denaro; desiderando di avere sempre di più e dimenticando che ciò che abbiamo non è scontato; vivendo solo per se stessi, sordi ai bisogni altrui; vivendo solo per altri o per altro fino ad annullare se stessi…C’è una bellissima canzone di De André che ha notevolmente contribuito a far nascere queste mie riflessioni, che s’intitola "Preghiera in gennaio"e di cui voglio riportare i brani per me più significativi:
"… fate che a Voi ritornifra i morti per oltraggioche al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai santi, Dio fra le sue braccia soffocherà il singhiozzodi quelle labbra smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte."

lunedì 25 febbraio 2008

LA GIORNATA DELLA LENTEZZA

Duecento citta' italiane e numerosi capitali del mondo, tra cui New York dove inizia addirittura un festival, aderiscono alla "Giornata mondiale della lentezza", che si celebra oggi. All'estero sono previste "giornate a letto" e giochi di strada, a Milano finti vigili daranno multe simboliche a chi andra' troppo in fretta, mentre a Roma si correra' la Maratona lenta: 300 metri in non meno di un'ora. In Toscana, Umbria, Lombardia, Veneto e Trentino invece il Coordinamento nazionale degli asini organizzera' escursioni a dorso d'asino, mentre la citta' di Fermo si "paralizzerà" a partire dalle 17.00.In Piazza San Babila gli apostoli della lentezza distribuiranno i 14 comandalenti per "andarci piano". Per maggiori informazioni http://www.vivereconlentezza.it/ (Fonte: Corriere.it)

domenica 24 febbraio 2008

RENGA PRESENTA IL SUO "FERRO E CARTONE 2008" di Roby Bruno



L'incontro con un cantante, specie se facente parte di un gruppo rock, non è mai una cosa normale, spesso non sai mai come può svilupparsi un'intervista. Renga, (che per molti anni ha militato nei Timoria, rock band italiana a cavallo tra gli anni ottanta ed i novanta) non rispetta questi scenari, anzi direi proprio che rappresenta l'opposto, fino a definirlo un quarantenne dai toni garbati ed innamorato della propria famiglia, tanto da coinvolgere la moglie, l'attrice Ambra Angiolini, nella lettura (registrata) di alcuni brani durante lo show.
-Allora Francesco presentaci questo tuo nuovo tour- “Ha avuto un prologo il 4 dicembre con un'unica data al DatchForum di Assago (MI), che è stata anche una bella occasione per presentare il mio nuovo disco ed ha così gettato le basi per il tour che partirà da Pescara il 28 marzo e farà tappa al Sashall di Firenze il 9 aprile. Il concerto può essere considerato l'apice della mia vita di cantante, perché fino a che sono in studio scrivo, registro, provo e queste sono cosa mia personali ma quando sono davanti al pubblico allora lì c'è una comunione con le persone che assistono ai miei spettacoli che ti porta ad essere tutt'uno e ti fa sentire il calore della gente.”
-Come lo hai sentito il pubblico di Assago?-
“A parte lo spavento iniziale di vedere il forum vuoto il giorno prima e pensare che fosse stata un'incoscienza accettare di suonare per la prima volta ad Assago, un palazzetto dove se sei lì vuol dire che hai fatto il salto da serie A, posso dire di aver portato a casa un bel risultato. Non avrei mai pensato, infatti, di vedere il palazzetto completamente gremito invece è successo il pubblico mi ha dato una grande forza trasmettendomi pienamente il calore.”
-Come si svilupperà lo show?-
“Sicuramente non ci saranno solo canzoni ma anzi saranno proiettati dei contributi filmati per far provare alla gente delle suggestioni particolari. Lo spettacolo sarà suddiviso in tre parti. La prima sarà dedicata al disco “Ferro e cartone”, che essendo un concept, avrà la necessità di essere raccontato tutto d'un fiato. Le altre due saranno dedicate interamente ad un excursus nella mia carriera solista. Ci saranno anche delle letture, tratte dal mio libro Come mi viene. Non ci saranno sicuramente schermi, trucchi pirotecnici, o qualsiasi altre diavolerie che sono di moda in questo periodo, insomma sarà un concerto molto teatrale.”
- Come stanno andando le vendite del disco e del libro? -
“Direi bene, hanno avuto un picco iniziale per poi fermarsi un attimo A Natale, dove come sempre sono uscite decine di compilation, che hanno monopolizzato il mercato, ma poi è ripartito, comunque sono contento, perché sapevo che era un disco particolare.”
- Presentami un po' il tuo nuovo disco.-
“E' certamente un disco diverso e soprattutto meno pop dei miei precedenti. Prodotto dal grande Corrado Rustici, al quale ho chiesto di aiutarmi a fare un disco che raccontasse questo mio momento, in maniera più matura. E' un disco che esige da parte dell'ascoltatore, la stessa cura che ho messo io nello scriverlo. Insomma, ho voluto che questo disco parlasse con la maturità di un quarantenne e credo di esserci riuscito.”
- Il ragno meccanico in copertina ha un significato?-
“No. Nessun significato. Io principalmente, amo i ragni. Tornando da un viaggio in Islanda avevamo con noi un carnet di foto troppo belle ed avevo paura che rappresentassero il mio disco in modo sbagliato, allora ho chiesto di inserire nella foto, un qualcosa che distogliesse dalla visione del panorama e così è stato messo questo ragno meccanico, che tra l'altro costruisce questo mio amico con scarti di altre cose, ed in Islanda invece ha un significato importante. All'inizio era stato messo un gattino, ma io ho insistito affinché venisse messo questo ragno.”
- Come nasce la collaborazione con Rustici?-
“Sono andato io da lui negli States ed abbiamo registrato il disco a San Francisco, ma solo perché lui abita lì. Potevamo anche lavorare a Bergamo ma sai tra qua e là c'è una gran differenza. Con Corrado ci siamo conosciuti alcuni anni fa ma non avevamo lavorato mai insieme. Ho scelto lui, perché riesce a trasferire veramente le emozioni all'interno del disco. Io volevo fare un album puro, senza effetti, un po' come venivano fatti una volta e posso dire che ci siamo riusciti in pieno. Credo che lui sia il numero uno dei produttori in Italia ed ha una capacità incredibile, quella di capire prima di tutti come sarà il lavoro che tu hai in mente di fare.
- La letteratura invece? -
“Mi è nata la voglia di scrivere questo libro, perché essendo un cantautore, spesso in una canzone capita che vuoi dire una cosa e la gente ne percepisce un'altra. Un esempio è la canzone “ MERAVIGLIOSA” che per tutti è dedicata a mia figlia invece non è assolutamente vero. Ho scritto un libro anche per sentirmi più libero di parlare anche rispetto al testo da tre minuti di una canzone, essere libero di scrivere ad esempio anche delle parolacce, che in una canzone secondo me non c'entrano niente e non scriverei mai, ma nel contesto di una frase dentro ad un libro possono assumere il giusto significato. Volevo scrivere delle cose, dove la mia voce non arrivasse prima di quello che volevo dire ed assumere così svariati personaggi, libero da ogni schema. Così tre anni fa sono andato dall'unica casa editrice che non mi avesse mai cercato (la Feltrinelli) visto che dopo la vittoria di Sanremo mi avevano offerto di tutto se solo avessi voluto scrivere qualcosa.
-Suonerai dal vivo pezzi dei Timoria? -
“No! Ho deciso che suoneremo solo canzoni della mia attività solista, saranno 22 o23 per circa un massimo di due ore di concerto, comprese alcune letture registrate, lette da mia moglie Ambra."
- Cantante, scrittore prossimamente regista?- "
"NO! Ma potrei fare il coreografo... naturalmente sto scherzando”
- Peccato potevi andare anche tu ad AMICI....-
“Ma assolutamente no! Trovo che sia un programma aberrante dove ti insegnano delle cose sbagliate, non è quello il modo di imparare a cantare...”
- Però potevi ad andare a Sanremo come super ospite. -
“Vedi, purtroppo presenta Baudo ed io ho la macchia di aver vinto l'edizione presentata dalla persona che forse più odia al mondo, Paolo Bonolis. Sinceramente sarei andato volentieri, anche per presentare l'operazione “BIRIMA”, che mi ha visto collaborare con Irene Grandi, Patti Smith, Youssou N'dour e Simphiwe Dana. Birima è una canzone del 2000 di Youssou, che noi abbiamo ri-arrangiato ed il ricavato andrà a sostenere il progetto micro credito Birima, in Senegal, legato alla nuova campagna mondiale Benetton Africa Works.”
- Concludiamo con una domanda “cattiva”. Nel 98 hai lasciato i Timoria. In questi anni Pedrini è sparito e i Timoria si sono sciolti mentre tu sei molto lanciato verso il grande successo. Dentro te cosa provi? -
“Ho lasciato la band che per i miei vent'anni erano una bella evasione, ma dove sono nati dei dissapori sicuramente con colpe da ambo le parti. Ho deciso irrazionalmente di prendere questa decisione, facendo questo salto nel buio. Avevo solo da perdere perché non ero nessuno a parte l'ex cantante di una band di nicchia. Ma avevo una certezza che era quello di voler vivere della mia passione, ovvero la musica.”

venerdì 22 febbraio 2008

FRANCESCO RENGA A FIRENZE...


ROBY BRUNO HA INTERVISTATO L'ARTISTA.

A BREVE... NE SAPRETE DI PIU'. RESTATE CON NOI!

mercoledì 20 febbraio 2008

VICCHIO MUGELLO AL VIA GIOTTO JAZZ FESTIVAL XI EDIZIONE


Dal 21 al 24 febbraio, Vicchio, piccolo paese nel cuore del Mugello, sarà animato da musica e da eventi in numerosi spazi: dai concerti in teatro, al coro gospel in Chiesa, dalle proiezioni di film alle presentazioni di libri, dai concerti aperitivo alle cene con musica. Ospiti internazionali, big del jazz italiano, e musicisti dell’area fiorentina per un caleidoscopio di musica jazz e non solo.
Si parte Giovedì 21 alle ore 19 con l’aperitivo-cena al caffè cimabue accompagnato dallo swing dei Dixietrain. Alle 21,30 al teatro giotto l’appuntamento è con una band storica del jazz elettrico per un concerto evento imperdibile: Yellowjackets.
Venerdì 22 alle 19,30 presso il ristorante Locanda Antica Porta di Levante cena accompagnata dalla musica del nuovo progetto musicale di Dario Cecchini "Soul Quartet". Alle 21,30 al teatro Giotto sarà la volta degli High Five di Fabrizio Bosso, nuovo big del jazz made in italy.
Sabato 23 si comincia con la presentazione e proiezione del film "Piano Solo". Alle 19 aperitivo-cena all’enoteca L’Amante di Dioniso con la musica di Claudio Giovagnoli "The Dotters". Alle 21,30 in teatro Matt Jazz Repertory il concerto-omaggio alla musica di Luca Flores da parte di alcuni musicisti che accompagnarono questo straordinario pianista nel corso della sua breve carriera musicale.
Domenica 24 si chiude il festival con una giornata ricca di appuntamenti. Alle ore 16 presso la pasticceria "Il Caffè" presentazione del libro di Pierluigi Piji "La canzone jazzata. L’Italia che canta sotto le stelle del jazz". Alle 16,30 nella pieve di San Giovanni Battista il concerto gospel di Nehemiah Brown e Florence Gospel Choir. Alle 19,30 al ristorante Locanda Antica Porta di Levante cena jazz con il trio Space Invaders del chitarrista Riccardo Onori. Gran finale al teatro giotto alle 21,30 con l’esplosivo quartetto Killer Joey del batterista Joey Baron (in collaborazione con Tradizione In Movimento).
Da segnalare in anteprima la seconda parte del festival che mantiene il suo carattere itinerante in Mugello. Ancora appuntamenti di rilievo con l’omaggio a Leo Ferrè, che allinea Paolo Fresu, Gianmaria Testa e Roberto Cipelli (2 aprile, teatro Giotto, Borgo San Lorenzo) ed il concerto di Javier Girotto con Mangalavite ed il cantante degli Avion Travel Peppe Servillo (12 aprile Centro Culturale Arturo Bandini, San Piero a Sieve, in collaborazione con la pro loco di san piero a sieve).
Prezzi degli spettacoli:
Yellowjackets: intero 15€, ridotto 14€
High Five: intero 15€, ridotto 14€
Matt Jazz Repertory: intero 15€*, ridotto 10€
Joey Baron: intero 15€, ridotto 14€
Cene concerto (22 e 24): unico € 35
Aperitivo-cena (21 e 23): ingresso gratuito (aperitivo escluso)
Florence Gosple Choir: ingresso gratuito
Per i concerti in teatro è prevista un abbonamento al costo di 40€.
Per chi partecipa all’aperitivo(21 e 23) e alla cena (22 e 24) ha diritto al biglietto ridotto per il concerto in teatro dello stesso giorno.
*Per il concerto di Matt Jazz Repertory è compreso nel costo del biglietto intero una consumazione presso l’enoteca L’amante di Dioniso da consumarsi durante l’aperitivo in jazz del giorno stesso.
Informazioni
Music Pool: 055/240397 www.eventimusicpool.it
Jazz Club of Vicchio: www.jazzclubofvicchio.it
Ufficio Cultura Comune di Vicchio: 055/8439258
Prevendite
Circuito Regionale Box office
Biblioteca Comunale di Vicchio 055/8448251
Locanda Antica Porta di Levante (per le cene del 22 e 24): 055/844050
I Luoghi del festival
Teatro Giotto: piazzetta dei Buoni
Locanda Antica Porta di Levante: piazza Vittorio Veneto
Caffè Cimabue: piazza Giotto
Enoteca L’Amante di Dioniso: piazza Giotto
Pieve di S. Givanni Battista: piazza Giotto
Pasticceria "Il Caffè": corso del Popolo, 7/9
Programma Completo
giovedì 21
ore 19,00: Caffè Cimabue – aperitivo in jazz con Dixie Train
ore 21,30: Teatro Giotto - YELLOWJACKETS
venerdì 22
ore 19,30: Locanda Antica Porta di Levante – cena in jazz con Dario Cecchini "Soul Quartet"
ore 21,30: Teatro Giotto - HIGH FIVE QUINTET
sabato 23
ore 17,00: Teatro Giotto – Presentazione e proiezione del film "Piano Solo"
ore 19,00: Enoteca L’Amante di Dioniso – aperitivo in jazz con Claudio Giovagnoli & "The Dotters"
ore 21,30: Teatro Giotto – MATT JAZZ REPERTORY "omaggio alla musica di Luca Flores"
domenica 24
ore 16,30: Pasticceria "Il Caffè" presentazione del libro di Pierluigi Piji "La canzone jazzata"
ore 18,30: Pieve di S. Giovanni Battista – Nehemiah Brown and The Florence Gospel Choir
ore 19,30: Locanda Antica Porta di Levante – cena in jazz con Riccardo Onori "Space Invaders"
ore 21,30: Teatro Giotto – JOEY BARON & KILLER JOEY "music bound to make you happy"

martedì 19 febbraio 2008

VAGLIA PROSPETTIVE EX OSPEDALI LUZZI E BANTI

Trovare una destinazione d’uso per gli ex ospedali Banti e Luzzi, e risolvere il problema dei cittadini che in questo momento hanno trovato riparo in quest’ultima struttura: sono queste le richieste del consiglio comunale di Vaglia che ha approvato un ordine del giorno, con i voti della maggioranza, compresi quelli della sinistra democratica.
Il consiglio comunale vagliese , dopo l’approvazione di un simile documento anche a Sesto Fiorentino (comune dove si trova l’ospedale Luzzi, che però geograficamente rientra nel comune di Vaglia) si esprime sull’argomento, perché, come ormai noto, dal 2006 all’interno dell’ex ospedale Luzzi si sono insediate un numeroso gruppo di persone, e chiede che, finalmente si dia una risposta e una soluzione al problema.
Il comune di Vaglia ricorda di essersi adoperato per sostenere le famiglie che sono presenti all’interno del gruppo di occupanti, offrendo l’inserimento scolastico, la mensa, i libri scolastici ed il servizio di interpretariato ad alcuni ragazzi, ma questo non significa che al più presto non debba essere data soluzione alla vicenda.
Tutto questo è espresso chiaramente nel documento che esordisce ribadendo che le due strutture sono " inadeguate a qualsiasi forma di accoglienza" e prosegue esprimendo preoccupazione per " la presenza tra gli occupanti di un gran numero di minori". L’ordine del giorno ricorda anche lo sforzo dei sindaci di Sesto e Vaglia per gestire la situazione di "emergenza sociale", apprezza l’impegno del prefetto e della Regione Toscana per liberare l’immobile e prende atto "del mancato rispetto degli impegni assunti dalla Regione Toscana, davanti ai Sindaci dei Comuni di Sesto Fiorentino, Vaglia e Firenze, per l’avvio di un piano per l’abbandono in forma concordata e programmata dell’occupazione da parte di un primo gruppo di 200 persone entro il 30 Novembre 2007". Oltre a questo il consiglio ribadisce che nei regolamenti urbanistici di Vaglia e Sesto sono consentiti interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle due strutture "ma non sono previsti insediamenti di tipo residenziale".
Per tutti questi motivi nell’ordine del giorno si chiede a sindaco e giunta di fare il possibile per far rispettare gli impegni contenuti nel piano concordato per la risoluzione dell’occupazione dei due ex ospedali di "richiedere la convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica qualora, entro il 29 Febbraio 2008, non si siano concretizzate le prime 200 evacuazioni". Sindaco e giunta dovranno richiedere alla proprietà ed al Prefetto misure per evitare una nuova occupazione, sollecitare la regione a trovare una destinazione per i due immobili ed , infine, "attivarsi presso la ASL affinché la dismissione delle due strutture socio-sanitarie non incida in maniera negativa sulle risorse da impegnare a favore dei progetti socio-sanitari della zona nord-ovest ed in particolar modo dei Comuni di Sesto Fiorentino e di Vaglia".

lunedì 18 febbraio 2008

LEZIONE DI ECONOMIA POLITICA: HAI 2 MUCCHE....

SOCIALISMO: Hai 2 mucche. Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui. COMUNISMO: Hai 2 mucche. Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni. FASCISMO: Hai 2 mucche Il governo te le prende e ti vende il latte. NAZISMO: Hai 2 mucche. Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera. DITTATURA: Hai 2 mucche. La polizia te le confisca e ti fucila. FEUDALESIMO: Hai 2 mucche. Il feudatario prende metà del latte e si spupazza tua moglie. DEMOCRAZIA: Hai 2 mucche. Si vota per decidere a chi spetta il latte. DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: Hai 2 mucche. Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte. ANARCHIA: Hai 2 mucche. Lasci che si organizzino in autogestione. CAPITALISMO: Hai 2 mucche Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento. CAPITALISMO SELVAGGIO: Hai 2 mucche. Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4mucche. Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento. BERLUSCONISMO: Hai 2 mucche. Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di creditoaperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere dicredito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblicae nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimentofiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del lattedi 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto diuna Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche. Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perchè sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio. PRODISMO: Hai 2 mucche. Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco. Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici-animali.

DISTRUZIONE DI UN SATELLITE SPIA EVVAI.....

Bush ha ordinato la distruzione di un satellite spia americano fuori controllo che potrebbe cadere sulla Terra. Il satellite verra' intercettato con un missile tattico, lanciato da una PlayStation 3.Tutto cio' deve ovviamente rimanere segreto.

FIRENZE: PINOCCHIO NERO TORNA A SCUOLA

AMREF Italia, Giunti Progetti Educativi, Istituto degli Innocenti con la collaborazione del Teatro delle Briciole di Parmavi invitanomercoledi' 20 febbraio, Salone delle Compagnie Istituto degliInnocenti, ore 11.30alla presentazione di'Pinocchio Nero torna a scuola'Lo spettacolo di Marco Baliani e dei 'chokora' di Nairobi diventa ungrande progetto educativoL'Istituto degli Innocenti patrocina il progetto didattico nell'ambitodi un protocollo di intesa sottoscritto con AMREF che sarà presentatoe firmatonel corso dell'incontro.I due enti svilupperanno assieme progetti nel comune intento dicoinvolgere grandi forze sociali, economiche e politiche capaci dioperare per i diritti dei bambini nel mondoPartecipano:Alessandra Maggi, presidente Istituto degli InnocentiIlaria Borletti, presidenti AMREF ItaliaDaniela Lastri, assessore Pubblica Istruzione Comune di FirenzeFrancesco Aureli, direttore generale AMREF ItaliaRoberta Mazzanti, Giunti editoreMario D'Alfonso, direttore area Educativa Sociale e Culturale Istitutodegli InnocentiGiulio Cederna, autore del libro 'Le avventure di un ragazzo distrada'(Giunti editore)

domenica 17 febbraio 2008

STATO D'EMERGENZA IN CIAD

Il presidente del Ciad, Idriss Deby, ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese in seguito dell'attacco lanciato nelle scorse settimane dalle forze ribelli alla capitale. Con un discorso trasmesso la notte scorsa dalla televisione e dalla radio statali, Deby ha annunciato la misura a partire dalla mezzanotte e per i prossimi 15 giorni, sottolineando la necessita' di restaurare l'ordine e la stabilita' del governo dopo il ritiro delle forze ribelli. Il coprifuoco finora in vigore solo nella capitale N'Djamena ora dovra' essere rispettato in tutto il paese, mentre il decreto presidenziale autorizza anche perquisizioni nelle case e controlli sulla stampa.
(Fonte: Vita - magazine no profit)

SERVIZI POSTALI LIBERALIZZATI

L'Europarlamento ha approvato una direttiva che prevede, a partire dal primo gennaio 2011, la liberalizzazione della posta ordinaria al di sotto di 50 grammi, l'ultimo settore ancora in mano ai monopolisti come Poste Italiane.La normativa impone anche che i servizi postali siano garantiti e a prezzi ragionevoli, per cinque giorni la settimana, con norme di qualita' ben definite, anche nei tempi di consegna.
(Fonte: Notiziario Aduc)

venerdì 15 febbraio 2008

MARRADI: LE MAMME APPREZZANO IL DISCOBUS E SCRIVONO AL SINDACO

A ballare in autobus, con l’alcoltest, contro le stragi del sabato sera. E' 'Discobus', il bus istituito dalla Provincia di Firenze, che tutti i sabati fino al 31 maggio porta a ballare il popolo della notte di Marradi e Palazzuolo sul Senio nelle discoteche della riviera romagnola. L’iniziativa è piaciuta ai ragazzi ma è stata anche apprezzata dai genitori, tanto che un gruppo di 20 mamme di Marradi ha scritto al sindaco augurandosi che possa continuare e diventare un servizio stabile: “Riteniamo sia una sicurezza per noi genitori e un modo per farci stare tranquilli”, scrivono le mamme.
Il biglietto costa 3,50 euro (andata e ritorno) e si può comprare a bordo o prenotare il giorno prima al 338.9047231. Il ‘Discobus’ parte da Palazzuolo sul Senio alle 21,30, passa da Marradi alle 22 e poi prosegue fino alle discoteche e ai locali di Faenza, Lugo, Castel Bolognese, Imola e Riccione.
Ai giovani, inoltre, viene distribuito un alcol test per misurare la loro eventuale ebbrezza e aumentare la consapevolezza sui rischi correlati all’eccesso d’alcol.
Due i punti di salita: il primo a Palazzuolo sul Senio in Via Roma alle 21,30, e il secondo a Marradi davanti al Teatro degli Animosi alle 22. Sei le fermate extratoscane: due a a Faenza (locali ‘Le scimmie’ e ‘Tek’), quindi Lugo (‘Baccara’), Castel Bolognese (‘Cupole’) e Imola (‘La vie en rose’), ed infine, Riccione (‘Torre Folk’), dove l’arrivo è previsto alle 23,50. Da qui la partenza per il ritorno è alle 4 con rientro a Marradi alle 5,50 e a Palazzuolo sul Senio alle 6,20.

giovedì 14 febbraio 2008

SAN VALENTINO ACCENDI IL CUORE PER L'EPILESSIA!


Per San Valentino, dal 7 al 19 febbraio, si può donare 1€ alla ricerca sull’epilessia inviando un SMS al numero 48585. Chiamando il 48585 da rete fissa Telecom Italia si donano 2€.
Tutte le donazioni raccolte dall’AICE tramite il numero 48585 come pure sul conto bancario Unicredit "Comitato scientifico AICE-ricerca epilessie" IBAN IT 96 B 02008 02450 000003183424, sono integralmente ed esclusivamente destinate alle ricerche sulle epilessie farmacoresistenti sostenute dall’AICE nei laboratori italiani di eccellenza internazionale degli Istituti Carlo Besta e Mario Negri.
Dei circa 500 mila italiani affetti da epilessia, il 30%, circa 165 mila casi, risulta, oggi, farmaco resistente.
Sotto il termine "Epilessia" (dal greco epilambanein: colti di sorpresa) si raccolgono numerosi e distinte sindromi accomunate da crisi spontanee delle cellule neuronali con manifestazioni neurologiche involontarie motorie e/o sensoriali con possibile perdita, parziale o generale, del contatto con l’ambiente.
Il "perdere la testa" accomuna gli innamorati e le persone affette da epilessia. Entrambi, da secoli, si rivolgono quale loro protettore a san Valentino, vescovo di Terni, martirizzato a Roma per decollazione nel 273.
Il 14 febbraio, legato dai Greci, Italici e Romani a festeggiamenti per la purificazione dei campi e alla fecondità, fu, con la cristianizzazione di riti ritenuti licenziosi (*), a lui dedicato accumunando innamorati e persone con epilessia nell’invocare la sua protezione.
La diagnosi di epilessia - 25 mila nuovi casi l’anno di cui l’80% in età evolutiva - non è una condanna. La guarigione è, differenziata per singole sindromi, in alcune possibile spontaneamente o tramite terapia farmacologia o chirurgica.
Oltre che nella ricerca, l’AICE è impegnata - vedi PdL 2190/07 sostenuto da tutto l’arco costituzionale - a superare il persistente preconcetto che grava sulle famiglie, il mancato riconoscimento delle guarigioni e la discriminazione che opprime, ancor più della patologia stessa, le persone e famiglie affette da questa malattia neurologica.






mercoledì 13 febbraio 2008

VICCHIO MUGELLO CONCORSO NAZIONALE PER "DARE VOCE ALLA SPERANZA"



Lo promuove il Comune di Vicchio, per partecipare c’è tempo fino al 19 aprile
"Dare voce alla speranza", è il titolo e l’obiettivo del concorso nazionale che il Comune di Vicchio promuove quest’anno, dopo il concorso "Lettera a una professoressa, 40 anni dopo" e il convegno nazionale "La memoria genera speranza" che si sono tenuti nel 2007. Un concorso per "raccogliere e divulgare le esperienze che attualizzano il messaggio della scuola di Barbiana" da una parte e "promuovere ogni azione positiva per realizzare al meglio la scuola della eguaglianza delle opportunità per tutti e per ciascuno" dall’altra.
"Questo ci sembra il modo migliore per mantenere viva e dare valore all’eredità che don Lorenzo ci ha lasciato. Vorremmo caratterizzare Vicchio come luogo che raccoglie esperienze e coagula fermenti, rinverdendo il messaggio milaniano" - sottolinea il sindaco Elettra Lorini .
Il concorso è suddiviso in due sezioni: "Dare voce alla speranza" è aperta a scuole (primarie e secondarie di 1° e 2° grado), enti, associazioni, istituzioni che operano nel campo della educazione e della formazione, mentre "Memorie" è rivolta ai singoli cittadini adulti, in particolare insegnanti.
Si potrà partecipare alla prima sezione con la presentazione di "percorsi didattici sviluppati nel corso della attività di educazione e di formazione" che facciano riferimento a due tematiche estrapolate da ‘Lettera a una professoressa’: "In Africa, in Asia, nell’America latina, nel mezzogiorno, in montagna, nei campi, perfino nelle grandi città, milioni di ragazzi aspettano d’essere fatti eguali. Timidi come me, cretini come Sandro, svogliati come Gianni. Il meglio dell’umanità" oppure "Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa meno. Basta che parli".
Alla seconda sezione potranno concorrere elaborati che, partendo dalla traccia "Barbiana, sedimenti di memoria collettiva", raccolgano e raccontino "memorie di eventi, testimonianze dirette, biografie professionali, storie di scuola negli anni 1960/70, utili a raccogliere l’immagine di una generazione che ha vissuto quegli anni da protagonista, in particolare nella dimensione locale".
Gli scritti della lunghezza massima di 3.000 parole, dovranno essere presentati sia in formato cartaceo che digitale (dvd o cd, formato word) e recapitati, comprensivi di scheda di partecipazione, entro e non oltre il prossimo 19 aprile all’indirizzo "Concorso Don Milani - Comune di Vicchio - via Garibaldi 1 - 50039 Vicchio (Firenze).
Per ulteriori informazioni: ufficio Cultura Comune Vicchio, tel. 055 8439224, mail: cultura2@comune.vicchio.fi.it, www.comune.vicchio.fi.itLo promuove il Comune di Vicchio, per partecipare c’è tempo fino al 19 aprile
"Dare voce alla speranza", è il titolo e l’obiettivo del concorso nazionale che il Comune di Vicchio promuove quest’anno, dopo il concorso "Lettera a una professoressa, 40 anni dopo" e il convegno nazionale "La memoria genera speranza" che si sono tenuti nel 2007. Un concorso per "raccogliere e divulgare le esperienze che attualizzano il messaggio della scuola di Barbiana" da una parte e "promuovere ogni azione positiva per realizzare al meglio la scuola della eguaglianza delle opportunità per tutti e per ciascuno" dall’altra.
"Questo ci sembra il modo migliore per mantenere viva e dare valore all’eredità che don Lorenzo ci ha lasciato. Vorremmo caratterizzare Vicchio come luogo che raccoglie esperienze e coagula fermenti, rinverdendo il messaggio milaniano" - sottolinea il sindaco Elettra Lorini .
Il concorso è suddiviso in due sezioni: "Dare voce alla speranza" è aperta a scuole (primarie e secondarie di 1° e 2° grado), enti, associazioni, istituzioni che operano nel campo della educazione e della formazione, mentre "Memorie" è rivolta ai singoli cittadini adulti, in particolare insegnanti.
Si potrà partecipare alla prima sezione con la presentazione di "percorsi didattici sviluppati nel corso della attività di educazione e di formazione" che facciano riferimento a due tematiche estrapolate da ‘Lettera a una professoressa’: "In Africa, in Asia, nell’America latina, nel mezzogiorno, in montagna, nei campi, perfino nelle grandi città, milioni di ragazzi aspettano d’essere fatti eguali. Timidi come me, cretini come Sandro, svogliati come Gianni. Il meglio dell’umanità" oppure "Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa meno. Basta che parli".
Alla seconda sezione potranno concorrere elaborati che, partendo dalla traccia "Barbiana, sedimenti di memoria collettiva", raccolgano e raccontino "memorie di eventi, testimonianze dirette, biografie professionali, storie di scuola negli anni 1960/70, utili a raccogliere l’immagine di una generazione che ha vissuto quegli anni da protagonista, in particolare nella dimensione locale".
Gli scritti della lunghezza massima di 3.000 parole, dovranno essere presentati sia in formato cartaceo che digitale (dvd o cd, formato word) e recapitati, comprensivi di scheda di partecipazione, entro e non oltre il prossimo 19 aprile all’indirizzo "Concorso Don Milani - Comune di Vicchio - via Garibaldi 1 - 50039 Vicchio (Firenze).
Per ulteriori informazioni: ufficio Cultura Comune Vicchio, tel. 055 8439224, mail: cultura2@comune.vicchio.fi.it, www.comune.vicchio.fi.it

martedì 12 febbraio 2008

LA VERITA' SULL'11 SETTEMBRE AL TEATRO GIOTTO DI VICCHIO

Verrà proiettato venerdì 15 febbraio alle ore 21,15 al cinema teatro Giotto di Vicchio ‘Zero’, il film-documentario sull’11 settembre 2001. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale ‘Arzach’ col patrocinio del Comune.
‘Zero’ è un film documentario che rompe il muro del silenzio sui fatti dell'11 settembre 2001 a New York, una data che ha cambiato a detta di molti il corso della storia recente. Si tratta di un’inchiesta giornalistica rigorosa, costruita con interviste girate in tutto il mondo a testimoni oculari, sopravvissuti, responsabili delle indagini, esperti, tecnici, scienziati, familiari delle vittime, giornalisti. Tre narratori d’eccezione, Dario Fo, Lella Costa e Moni Ovadia, accompagnano lo spettatore nel viaggio attraverso le menzogne della “versione ufficiale”. Immagini di repertorio inedite ed esclusive, documenti ufficiali, ricostruzioni in computer grafica, permettono allo spettatore di riconsiderare i fatti da punti di vista diversi e riuscire a guardare di nuovo, in maniera critica, le immagini dell’11 settembre 2001.
Prevendita biglietti presso la biblioteca comunale di Vicchio.

lunedì 11 febbraio 2008

E' MORTO ANGESE

E' morto Angese, Sergio Angeletti per l'anagrafe. Un grande amico. Un grande artista. Sergio e’ morto. Stroncato da una malattia che non aveva lasciato speranze.Ma potremmo dire che e’ stato abbattuto mentre caricava a cavallo le trincee fortificate dei demoni. Sergio e’ stato un grande combattente per la liberta’. Uno che ha sempre messo la sua dignita’ di fronte alle convenienze. Uno dei piu’ grandi disegnatori italiani, giornalista e vignettista acuto, originale e geniale, al quale questo sistema di merda ha negato la possibilita’ di lavorare. Le grandi testate per le quali disegnava lo hanno via via cacciato perche’ non riusciva proprio ad arruolarsi nel manierismo leccaculo dominante. Dentro di me io piango il fratello che mi ha lasciato, ma sento che sia giusto innanzi tutto ricordare che era un combattente della liberta’ di pensiero, armato di un pennello sublime. E credo sia giusto dire che molto nella sua malattia ha pesato l'essere cacciato, esiliato, lasciato per anni senza lavoro. Lui non ha mollato, ha continuato giorno dopo giorno a pubblicare le sue straordinarie storie su www.angese.it. Giorno dopo giorno, nonostante nessuno lo pagasse per farlo. Incredibile costanza. E' andato cosi’ avanti per anni. Tentando continuamente nuove strade, resistendo nel dialogo con un pubblico di amanti della satira che lo avevano scovato nella rete. Sergio ha collezionato una quantita’ incredibile di porte sbattute in faccia. L'unico lavoro che gli era restato era uno spazio quotidiano sulla Nazione-Resto del Carlino, pagato una cifra vergognosamente bassa. Uno spazio concesso quasi con fastidio, in una situazione nella quale qualunque sua proposta veniva bruciata sul nascere. Sopravviveva in quello spazio perche’ non aveva altro e non voleva smettere di raccontare, comunque, a un grande pubblico. Un genio al quale e’ stato impedito di lavorare, di produrre le sue infinite idee. Lascia una casa che ha costruita pezzo per pezzo e che e’ un capolavoro di eleganza e fantasia. Lascia una quantita’ enorme di disegni e storie. E molti amici. Per ultimo ci ha regalato anche l'esperienza di vedere un uomo che affronta la morte con chiara coscienza della sua imminenza, continuando a vivere e amare la vita. Sicuramente vivro’ il tempo che avro’ a disposizione con una determinazione piu’ forte, in futuro. La vita e’ veramente preziosa e bellissima e anche nei frangenti piu’ tragici mantiene una sua poesia e eleganza. Sergio se ne e’ andato con grande eleganza, magro da far paura, con in testa il basco con la stella rossa, la barba quasi bianca, estremamente bello anche se scheletrico. Elegante come quando cavalcava lo stallone bastardo che aveva comprato a prezzo di carne da macello e trasformato in un magnifico alleato. Bastava un piccolo segnale delle redini e lo spostamento indietro del corpo e il cavallo iniziava a camminare a marcia indietro e sembrava danzasse. Se penso a Sergio lo vedo cosi’ anche se abbiamo passato molte piu’ ore a disegnare e discutere insieme piuttosto che a cavallo. Mi fermo qua. Vorrei aggiungere invece una nota. In quest'Italia di merda ci sono cose che funzionano in modo straordinario. In questi 2 mesi e mezzo di agonia abbiamo avuto contatti con diversi ospedali e cliniche, pubbliche e private. E abbiamo trovato isole di efficienza e di malsanita’ a volte divise solo da una porta. Nell'ultimo mese siamo finalmente approdati a una struttura pubblica assolutamente incredibile in Italia. Si tratta dell'Hospice di Perugia, clinica per le cure palliative, diretta dal professor Manlio Lucentini, con il quale collabora come psicologo il dottor Paolo Pannacci. Si tratta di un luogo confortevole, colorato, con camere grandi per ogni singolo malato con un letto a disposizione di un parente. Sala da pranzo comune con libreria, divani, cucine a disposizione. Infermiere e dottori sono gentilissimi e presenti in modo premuroso e amorevole. E soprattutto queste persone riescono a compiere il miracolo di farti arrivare alla morte senza dolore aiutandoti anche psicologicamente. Il che in Italia e’ moltissimo, visto che siamo agli ultimi posti nella graduatoria mondiale dl consumo degli antidolorifici per i malati terminali. Queste persone hanno accompagnato Sergio, giorno per giorno sostenendolo in ogni modo. E in questo nella disgrazia e’ stato fortunato. Sergio ha avuto una morte dura, con una lunga estenuante agonia. Ma certamente ha avuto sopra tutto il grande dono della presenza di Ceres, la sua amatissima moglie che si e’ prodigata al di la’ del possibile, standogli vicino giorno e notte in un modo che poche persone riescono a fare. E credo che questo, insieme all'affetto degli amici che sono venuti a trovarlo da tutta Italia, sia stato per Sergio una giusta consolazione, un riconoscimento di quanto il suo amore, la sua amicizia e il suo lavoro siano stati per noi un regalo importante. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza l'esistenza dl'Hospice, di uno spazio umano dove Sergio ha potuto concludere con dignita’ la propria vita. PS Il corpo del grande Sergio Angese, verra’ bruciato. Le ceneri saranno sepolte nel territorio libero dell'Universita’ di Alcatraz secondo le sue ultime volonta’. Sulla strada che va alla torre, la’ dove sono le pietre dipinte, seppelliremo l'urna con le sue ceneri sotto una grande pietra sulla quale sara’ dipinto Astarte, il suo cavallo. Chi passera’ da quelle parti potra’ parlare ad Angese. Lui ha promesso che ascoltera’.Che tu possa cavalcare in eterno nelle praterie del cielo.
Jacopo Fo
(Fonte: http://www.jacopofo.com/node/4224)

domenica 10 febbraio 2008

GALA D'OPERA A VICCHIO DI MUGELLO IL 17 FEBBRAIO

Domenica 17 Febbraio ore 21.15
Teatro Giotto di Vicchio

Gala d'Opera
Ingresso Gratuito
Arie d'opera composte da Verdi, Puccini, Rossini...
Cio' che di meglio ha prodotto l'Italia in musica e l'ha resa famosa nei Teatri di tutto il mondo.

Costanza Renai, soprano
Alessia Arena, mezzosoprano
Marco Rencinai, tenore
Francesco Travisi, pianoforte

sabato 9 febbraio 2008

MUGELLO CONSEGNA ALLOGGI POPOLARI


E’ stato portato a termine con finanziamenti regionali il piano di recupero urbano del Comune di Vicchio nella zona “Le Colombaie”. In base agli accordi, l’impresa di costruzioni Spagnoli di Londa ha realizzato 75 appartamenti di edilizia agevolata e convenzionata mentre il Comune di Vicchio, con un investimento totalmente pubblico, pari a 616mila euro, ne ha realizzati 10 di tipo sociale. La consegna di questi ultimi si è svolta stamani alle 11, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Elettra Lorini e dell’assessore alla Casa Fabio Cipriani. Si tratta di 10 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale ed assegnati in affitto a famiglie con reddito inferiore a 11mila euro. Dei restanti, 15 sono riservati a edilizia agevolata in affitto a canone calmierato, 24 a edilizia agevolata per la vendita con contributo regionale per l’acquisto e altri 36 di edilizia convenzionata per la vendita con costi di mercato contenuti.

EMERGENCY DI PRATO- LA TOSCANA PER IL SUDAN

Mercoledi' 27 Febbraio dalle ore 20.30 presso il circolo Arci Q.Martini di Maliseti il gruppo Emergency di Prato organizza una cena di raccolta fondi a favore del progetto "La Toscana per il Sudan". Adotta il Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, sostieni l'attivita'chirurgica del centro. Il costo della cena e' di 15 euro a persona. Per informazioni e/o prenotazioni chiamare Francesco 3391857826 Stefano3391341809
(Fonte: Fabiana Carosella)

venerdì 8 febbraio 2008

MARCO TRAVAGLIO: INTERESSANO A QUALCUNO I FATTI?

Scrive Marco Travaglio nel suo libro "La scomparsa dei fatti", a pag. 209
"Chi racconta fatti veri dev'essere al riparo da ogni conseguenza penale e civile. Chi racconta il falso deve avere la possibilità di riparare subito con rettifiche proporzionate al danno cagionato ai diffamati: se è in buona fede, lo farà; se è in mala fede non lo farà e allora dovrà essere radiato dalla professione, impossibilitato a mentire, condannato duramente per diffamazione e obbligato a pubblicare la sentenza che lo sbugiarda con la stessa evidenza che aveva il suo falso. In tutti i casi, saranno i fatti a trionfare. Ma interessano ancora a qualcuno i fatti?"
I giornalisti, o come si usa chiamarli oggi, gli operatori dell'informazione, dovrebbero interrogarsi su questo quesito: interessa loro raccontare i fatti? E fino a che punto essi si mettono in gioco per far trionfare la verità attraverso l'esposizione reale dei fatti?
Il giornalista si chiede se rispetta il fruitore della sua informazione?
Noi crediamo proprio di no. Travaglio nel suo libro ci presenta lo stato dell'informazione in Italia, che salvo rare eccezioni, risulta svuotata di contenuti, menzognera, corrotta, mercenaria.
Siamo d'accordo con Travaglio, il quale scrive anche: "C'è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva V. Hugo, "c'è gente che pagherebbe per vendersi".
In queste affermazioni di Travaglio la critica all'informazione- disjnformatia è supportata da fatti reali, da documentazioni, cifre, dati, inoppugnabili.
Travaglio mette il dito nella piaga e fa vergognare i giornalisti o quelli che si credono tali. O che si fanno chiamare così.
Si vergogneranno, poi? Difficile dirlo. Per vergognarsi è necessario avere una coscienza,una deontologia professionale. Necessita capire da che parte si sta. E dov'è l'errore.
Una cosa è certa. Siamo lontani mille anni luce da ciò che affermò Anna Politkovskaja, giornalista che nei fatti ci sguazzava talmente tanto dal perderci la vita: "Sono sicura di voler far qualcosa per le altre persone usando il giornalismo, ecco tutto."

NOTIZIE IN PILLOLE

Vicenza: tenta rapina in banca, si fa consegnare 20mila euro dai cassieri ma, a causa di un guasto tecnico, rimane bloccato nella "bussola", il sistema di apertura controllata delle porte. (Fonte: Ansa)
Fornovo, San Giovanni, Bergamo: tenta furto in una farmacia, ma dopo aver annunciato la rapina si spaventa e scappa senza dare spiegazioni e senza bottino.
(Fonte: AGI News)
Un San Valentino diverso quello proposto dalla Fondazione Pangea (http://www.pangeaonlus.org/). Niente cioccolatini alla propria amata/o ma un...allevamento di polli nel terzo mondo! E altre sono le proposte di Pangea, eccone alcune: con 45 euro e' possibile regalare una macchina da cucire a una donna povera dell'Afghanistan, con 15 euro si finanzia un corso di sartoria per una donna di Kabul.150 euro per un microcredito (sempre in Afghanistan) e 350 per un anno di sostegno medico a 100 donne di Calcutta.C i sono a disposizione anche allevamenti di polli, maiali, sementi, corsi di alfabetizzazione e scolarizzazione, e assistenza legale.
(Fonte: Vita.it)

giovedì 7 febbraio 2008

MUGELLO LETTURE ANIMATE PER BAMBINI IN BIBLIOTECA

Proseguono alla biblioteca comunale di Borgo San Lorenzo le letture animate ed i laboratori per i bambini del ciclo “Nati per leggere” che si tengono il sabato pomeriggio (ore 17), organizzati dal Comune con le associazioni Allibratori e Alchimja. Il prossimo appuntamento, quello di sabato 9 febbraio, è riservato alla fascia d'età 3-6 anni.
Ecco il calendario dei restanti appuntamenti:
Età 0-3 anni: 16 febbraio, 29 marzo
Età 3-6 anni: 8 marzo
Età 6-10 anni: 23 febbraio, 15 marzo, 5 aprile

La partecipazione è gratuita e per le iscrizioni, obbligatorie, ci si può rivolgere in biblioteca a partire dal lunedì precedente la data dell’incontro.

mercoledì 6 febbraio 2008

VICCHIO: ULTIMA ASSEMBLEA PUBBLICA DI BILANCIO


Si chiude il ciclo di assemblee pubbliche di incontro e confronto con i cittadini promosso dall'Amministrazione comunale in vista della predisposizione del Bilancio di previsione 2008. Un 'tour' che ha portato sindaco e giunta a toccare tutte le frazioni del territorio e grazie al quale sono emersi contributi utili per il prossimo bilancio. L'ultima assemblea pubblica, alla quale tutti i cittadini sono invitati a partecipare, si terrà venerdì 8 febbraio alle ore 21 presso la sala Muzio Cesari a Vicchio.

FUNERALI COMANDANTE BIAGIONI

Si terranno domani alle 10,45 presso la Pieve di Borgo San Lorenzo i funerali del comandante della Polizia municipale Luigi Biagioni, deceduto improvvisamente ieri.
Il sindaco Bettarini, con un'ordinanza, ha stabilito la chiusura al pubblico degli uffici comunali in segno di lutto, dalle 10,45 alle 12.

martedì 5 febbraio 2008

Bonifica, il punto in Toscana. E in Mugello

Sotto la lente l'attività di bonifica in Toscana. A fare il punto, con una conferenza stampa, sarà l'Uncem toscana giovedì prossimo, 7 febbraio, alle ore 11 presso la sede di via Cavour 15 a Firenze, alla presenza dell'assessore regionale alla Montagna Marco Betti. La Comunità Montana Mugello sarà collegata in videoconferenza e presenterà un 'dossier' sulla gestione dell'attività di difesa del suolo e manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua per il comprensorio di bonifica n. 17 'Valdisieve', di cui l'ente è responsabile, con gli interventi già realizzati e quelli in programma.

lunedì 4 febbraio 2008

ACCADE IN ALTO MUGELLO...

Nella tarda mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Firenzuola, attivati da una richiesta d’allarme giunta alla Centrale Operativa del Comando Compagnia di Borgo San Lorenzo, sono intervenuti nella località San Pellegrino, in soccorso di un pensionato 69enne del luogo che, a bordo del proprio fuoristrada, nell’attraversare il fiume Santerno per accedere alla sua proprietà, è rimasto bloccato a causadel fiume in piena. L’uomo, come quasi tutti i giorni, ha attraversato il fiume passando per una passaggio conosciuto, ma purtroppo non aveva fatto i conti con le precipitazioni degli ultimi giorni che hanno ingrossato enormemente il corso d’acqua. L’anziano è rimasto bloccato tra le rocce e bersaglio della forza dell’acqua che stava rischiando di fargli capovolgere l’autovettura. Sul posto, insieme ai militari dell’Arma, sono intervenuti i sanitari del 118 e una squadra di VV.FF. del distaccamento di Borgo San Lorenzo che avevano anche allertato precauzionalmente l’elicottero di Firenze. Vista la particolare emergenza e la velocità dell’acqua in quel punto, non c’è stato un attimo da perdere, grazie al contributo dei presenti, i militari hanno assicurato una corda e così hanno consentito allo sfortunato automobilista rimasto terrorizzato all’interno dell’auto, di uscire dall’acqua incolume. Per lui un grande spavento ma per fortuna nessuna conseguenza fisica. Sono poi proseguite le operazioni per mettere al sicuro l’autovettura.

QUANTO E' IMPORTANTE PEDALARE!

Una organizzazione chiamata Bicycle Empowerment Network (BEN) sta distribuendo biciclette di seconda mano tra le comunita’ rurali della Namibia. In pochi mesi sono state consegnate piu' di 4.000 due ruote, istruito piu’ di 100 ciclisti, di cui la meta’ donne, creato e organizzato 30 biciclette “ambulanza” con relativi 30 nuovi posti di lavoro.
(Fonte: AllAfrica.com)Davide Calabria

L'ITALIA E' UN PAESE DI BUFFONI, LADRI E...

Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a suavolta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.
Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!". A che serve allora direte voi un giornale come quello?Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000euro. E che fara' di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? Insisterete ancora voi. Che fara'?Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapetecon chi?Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete! Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.
Ma andiamo avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine. Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella,che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva! Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare illoro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur. Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile. Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene,proprio lui! Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine. Infatti Il Campanile ha speso 141.000euro per rappresentanza e 22.000euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati delministro:
Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato UdeurPasquale Giuditta. Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità. La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sededel giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella. Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

domenica 3 febbraio 2008

FRANCESCO PERILLI E IL MULTICULTURALISMO

Francesco Perilli appare come un uomo schivo, umile, che lavora sodo "passo, passo" come ama spiegare; artista versatile, predilige ogni tipo di sperimentazione e considera la sua arte "circolare". E’ un autodidatta antesignano per eccellenza, il primo che ha parlato di "multiculturalismo" quando il termine non era stato coniato nemmeno nei vocabolari e in pochi lo conoscevano nella sua accezione più profonda. E’ un uomo che riesce a mettersi in discussione, che si prende sul serio senza tralasciare una vena di sottile ironia che non lo abbandona mai, come l’inseparabile sigaro. L’impressione che ho di lui è quella di un essere autentico e sobrio. Libero e fedele al nome che porta, Francesco, appunto.
Perilli è l’ideatore e realizzatore del simbolo del multiculturalismo, un’opera bronzea collocata in quattro continenti che presto sarà anche ad Assisi, Los Angeles e probabilmente in Palestina.
La storia
Francesco Perilli ha un nome che, suo malgrado, lo condiziona, quello del poverello d’Assisi ed è nato, neanche a farlo apposta, il 4 ottobre del 1949 a Nereto (Teramo). Figlio di un ebanista, vive nell’immediato dopoguerra le difficoltà di un paese in ricostruzione, perciò non può studiare, perché deve lavorare ed aiutare la famiglia. Apprende i primi rudimenti dell’arte dal padre, poi frequenta nel ’65 la locale bottega di ceramica ed infine conosce la terza dimensione frequentando lo scultore ascolano Giuseppe Marinucci. In molti tra intellettuali ed artisti hanno contribuito in questi anni alla sua formazione, ci è impossibile per ragioni di spazio elencarli tutti, ma basta ricordare Pietro Annigoni, Federico Zeri, Domenico Guzzi, Carlo Levi, Dacia Maraini, Ermanno Olmi, Carlo Lizzani, Nann Loy tanto per citarne qualcuno.
L’intervista
"Quando hai deciso che avresti fatto l’artista?"
- Lo stimolo c’è stato un po’ da sempre, ma quello che mi ha incoraggiato è stata la partecipazione ad un premio, su mille opere la mia è risultata la prima, qualche volta i premi servono ad aiutare a proseguire in varie attività, è una scommessa che si fa molto ingenuamente agli inizi del terribile cammino che ci attende…ma la manualità la devo senz’altro a mio padre che era un falegname ebanista che mi ha insegnato a manipolare la materia, anche i colori, poi piano piano è venuto il disegno, però la bottega anche se non è quella classica fiorentina, però la manualità legata ad un’inclinazione, sicuramente produce qualcosa.-
"Bisogna avere talento!"
Non sta a me dire se io ce l’ho, è certo che sono stato incoraggiato parecchio, per esempio da Federico Zeri e da grossi nomi del mondo dell’arte che hanno trovato i miei lavori interessanti, il modo in cui li realizzo, le tecniche che uso che sono un po’ esclusive.-
"Lei ha incontrato molti intellettuali, quale peso hanno avuto nella sua formazione artistica ed umana?"
Per me hanno rappresentato un esempio, ho provato per loro una grande ammirazione, la loro autorevolezza mi ha incoraggiato tantissimo ad avere maggiore fiducia in me stesso, perché ero disorientato, non provengo da scuole particolari, perciò non ho riferimenti o canoni da seguire, è un percorso quotidiano, un taglia incolla, costruito negli errori, nei risultati, nei pensieri incompleti che qualcuno aiuta ad aggiustare, è una cultura fatta di attenzione a tutto ciò che ci sta intorno, più che una cultura scolastica. Io non ho l’accademia di Belle Arti alle spalle, né un corso di studi regolare, ho lavorato fin da piccolo.-
"Però ha scelto di fare l’artista, invece dell’operaio, ardeva, quindi, il sacro fuoco che è stato più forte di tutto?"
Assolutamente sì. Agli inizi c’è stato un premio, poi ne ho conseguiti decine, uno dietro l’altro, risultavo sempre tra i primi, qualche articoletto sul giornale locale, qualcuno acquistava un disegno, magari per cinquemila lire che a me bastavano ed avanzavano per le piccole cose che servivano ad esercitarmi e quindi ad andare avanti, e tutto questo è un’avventura abbastanza particolare.-
"Una lunga gavetta…"
Assolutamente…e ancora prosegue.-
"Poi è arrivato al monumento del multiculturalismo, perché?"
Forse era la parola che mancava al mio pensiero, quando sono andato in Canada ed ho avuto l’impatto con un tessuto sociale così ricco ed assortito, mi sono chiesto quali sincrasie derivassero da queste convivenze, mi interrogavo su quale risultante culturale nuova avrebbero prodotto ed ho pensato al multiculturalismo come ad un piccolo esempio del mondo unito e non condividevo che si trattasse di un fenomeno solo canadese per amministrare e dare il contentino alle minoranze, perché lì si contendono il territorio i francesi e gli inglesi e gli altri sono considerati ancora dei deportati.-
"Perciò ha convogliato tutte le sue energie su questo concetto del multiculturalismo tanto da trasferirlo nella sua arte?"
- Sì, sicuramente è un problema esistenziale, ho cominciato a guardare il mondo da una prospettiva astratta, vedevo una sfera con tutte queste formichine con i loro recinti.-
"A che punto siamo in Italia, a suo parere, per quanto riguarda il multiculturalismo?"
La nostra è una cultura nazionalista ben radicata, poi c’è stata un’espressione liberista sconsiderata, oggi bisogna intensificare gli scambi culturali, è una tematica nuova, perché si accelera la comunicazione, i trasporti, c’è un disequilibrio economico planetario che è preoccupante e ci deve far pensare seriamente al nostro futuro e a quello dei nostri figli, la conservazione della nostra cultura, pur nell’apertura ad altre culture, bisogna tutelare il particolare in correlazione con l’universale.-
"Abbiamo assistito ad una guerra tra poveri"
- Ma c’è sempre stata la guerra tra poveri, si è accentuata piuttosto
- La guerra tra poveri c’è sempre stata

Che cos’è il multiculturalismo
Francesco Perilli e Domenico Guzzi ne parlano in un libro che sarà presentato il 18 agosto a Martin Sicuro e si può riassumere nel concetto, che dovrebbe essere insito nell’uomo ed espresso da Perilli nel suo Manifesto del Movimento Multiculturale che recita: "Il Multiculturalismo è il moderno modo di pensare, essere, vivere ed operare che, per il raggiungimento del bene comune, pone a proprio fondamento nuove e multiformi strategie di pacifica convivenza tra culture e religioni diverse."
L’opera simbolo del multiculturalismo
E’ un’opera bronzea ideata e realizzata dall’artista in chiave postmoderna che raffigura un uomo, al centro del globo, nell’atto di unire due meridiani; gli altri meridiani sono tirati su da colombe già simbolo della pace, esse incarnano le vitalità culturali che nel rispetto reciproco aiutano a costruire il mondo. La figura umana rappresenta l’uomo universale ed è raffigurata senza volto e senza capelli, proprio per evitare qualsiasi identificazione con una specifica etnia. Lo sforzo che l’uomo compie è teso ad unire il mondo nell’implicito messaggio che lo vede protagonista della divisione operata e al quale spetta riunificare il tutto. Il simbolo del cerchio non è casuale ed esprime il rapporto imprescindibile tra uomo e natura nella loro globalità, mentre le altre otto colombe che tirano i relativi meridiani rappresentano i quattro punti cardinali e le direzioni intermedie della rosa dei venti, insomma da qualsiasi parte arrivino le culture contribuiscono tutte, senza distinzione, alla costruzione del mondo.
Il messaggio di quest’opera è forte ed è arrivato in vari continenti e in città simbolo, vedi Sarajevo, dove gli integralisti volevano toglierla ed in seguito coprirla, tanto da trasformarla da simbolo della tolleranza, in quello dell’intolleranza, fortunatamente senza riuscirci.

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