mercoledì 27 febbraio 2008

CHI RIFIUTA DAVVERO LA VITA? di Marcella Onnis


Chi rifiuta davvero la vita? Viene da domandarselo e più spesso di quanto non si possa credere, perciò proponiamo questa interessante riflessione di Marcella Onnis, new entry nel nostro giornale online.
Premessa 1: non è un proclama dei testimoni di Geova.
Premessa 2: scanso equivoci, sono una cattolica praticante, anche se convintamente laica e potenzialmente eretica.
La Chiesa condanna l’omicidio, ma non ho mai sentito di assassini pentiti (o "pentiti"?) a cui sia stata negata sepoltura.La Chiesa condanna gli atti impuri, ma nega sepoltura ai pedofili?La Chiesa condanna il suicidio, però (finalmente!) quasi mai nega sepoltura a chi muore per propria mano.Allora perché a chi chiede di morire, perché da solo non può togliersi la vita, la sepoltura viene rifiutata?Non voglio entrare troppo nell’indecente polverone mediatico Welby-Chiesa-Rivera-Papa , però sentivo il bisogno di dire la mia, per chi la vuole sentire:Dio ci ha donato la vita (per chi ci crede, è ovvio) e rifiutarla è peccato. Ora, capisco che la Chiesa condanni, debba condannare, l’eutanasia. Ma se un uomo si uccide o chiede di morire perché non ha il coraggio di affrontare - o sopportare ancora - una vita di sofferenze, può Dio negargli il Suo amore? Se Dio è infinita bontà, come noi cristiani crediamo, ciò non è possibile. Se Dio perdona puttane, assassini, usurai, ladri ed aguzzini, non potrà certo negare la pace eterna a chi un vero male non l’ha commesso.Mi viene, invece, da credere che Dio abbia molto più da rimproverare ai tanti di noi che, forse, davvero rifiutano la vita: mentendo agli altri ed a se stessi; facendosi schiavi dell’alcool, delle droghe, del sesso o del denaro; desiderando di avere sempre di più e dimenticando che ciò che abbiamo non è scontato; vivendo solo per se stessi, sordi ai bisogni altrui; vivendo solo per altri o per altro fino ad annullare se stessi…C’è una bellissima canzone di De André che ha notevolmente contribuito a far nascere queste mie riflessioni, che s’intitola "Preghiera in gennaio"e di cui voglio riportare i brani per me più significativi:
"… fate che a Voi ritornifra i morti per oltraggioche al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai santi, Dio fra le sue braccia soffocherà il singhiozzodi quelle labbra smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte."

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