domenica 24 febbraio 2008

RENGA PRESENTA IL SUO "FERRO E CARTONE 2008" di Roby Bruno



L'incontro con un cantante, specie se facente parte di un gruppo rock, non è mai una cosa normale, spesso non sai mai come può svilupparsi un'intervista. Renga, (che per molti anni ha militato nei Timoria, rock band italiana a cavallo tra gli anni ottanta ed i novanta) non rispetta questi scenari, anzi direi proprio che rappresenta l'opposto, fino a definirlo un quarantenne dai toni garbati ed innamorato della propria famiglia, tanto da coinvolgere la moglie, l'attrice Ambra Angiolini, nella lettura (registrata) di alcuni brani durante lo show.
-Allora Francesco presentaci questo tuo nuovo tour- “Ha avuto un prologo il 4 dicembre con un'unica data al DatchForum di Assago (MI), che è stata anche una bella occasione per presentare il mio nuovo disco ed ha così gettato le basi per il tour che partirà da Pescara il 28 marzo e farà tappa al Sashall di Firenze il 9 aprile. Il concerto può essere considerato l'apice della mia vita di cantante, perché fino a che sono in studio scrivo, registro, provo e queste sono cosa mia personali ma quando sono davanti al pubblico allora lì c'è una comunione con le persone che assistono ai miei spettacoli che ti porta ad essere tutt'uno e ti fa sentire il calore della gente.”
-Come lo hai sentito il pubblico di Assago?-
“A parte lo spavento iniziale di vedere il forum vuoto il giorno prima e pensare che fosse stata un'incoscienza accettare di suonare per la prima volta ad Assago, un palazzetto dove se sei lì vuol dire che hai fatto il salto da serie A, posso dire di aver portato a casa un bel risultato. Non avrei mai pensato, infatti, di vedere il palazzetto completamente gremito invece è successo il pubblico mi ha dato una grande forza trasmettendomi pienamente il calore.”
-Come si svilupperà lo show?-
“Sicuramente non ci saranno solo canzoni ma anzi saranno proiettati dei contributi filmati per far provare alla gente delle suggestioni particolari. Lo spettacolo sarà suddiviso in tre parti. La prima sarà dedicata al disco “Ferro e cartone”, che essendo un concept, avrà la necessità di essere raccontato tutto d'un fiato. Le altre due saranno dedicate interamente ad un excursus nella mia carriera solista. Ci saranno anche delle letture, tratte dal mio libro Come mi viene. Non ci saranno sicuramente schermi, trucchi pirotecnici, o qualsiasi altre diavolerie che sono di moda in questo periodo, insomma sarà un concerto molto teatrale.”
- Come stanno andando le vendite del disco e del libro? -
“Direi bene, hanno avuto un picco iniziale per poi fermarsi un attimo A Natale, dove come sempre sono uscite decine di compilation, che hanno monopolizzato il mercato, ma poi è ripartito, comunque sono contento, perché sapevo che era un disco particolare.”
- Presentami un po' il tuo nuovo disco.-
“E' certamente un disco diverso e soprattutto meno pop dei miei precedenti. Prodotto dal grande Corrado Rustici, al quale ho chiesto di aiutarmi a fare un disco che raccontasse questo mio momento, in maniera più matura. E' un disco che esige da parte dell'ascoltatore, la stessa cura che ho messo io nello scriverlo. Insomma, ho voluto che questo disco parlasse con la maturità di un quarantenne e credo di esserci riuscito.”
- Il ragno meccanico in copertina ha un significato?-
“No. Nessun significato. Io principalmente, amo i ragni. Tornando da un viaggio in Islanda avevamo con noi un carnet di foto troppo belle ed avevo paura che rappresentassero il mio disco in modo sbagliato, allora ho chiesto di inserire nella foto, un qualcosa che distogliesse dalla visione del panorama e così è stato messo questo ragno meccanico, che tra l'altro costruisce questo mio amico con scarti di altre cose, ed in Islanda invece ha un significato importante. All'inizio era stato messo un gattino, ma io ho insistito affinché venisse messo questo ragno.”
- Come nasce la collaborazione con Rustici?-
“Sono andato io da lui negli States ed abbiamo registrato il disco a San Francisco, ma solo perché lui abita lì. Potevamo anche lavorare a Bergamo ma sai tra qua e là c'è una gran differenza. Con Corrado ci siamo conosciuti alcuni anni fa ma non avevamo lavorato mai insieme. Ho scelto lui, perché riesce a trasferire veramente le emozioni all'interno del disco. Io volevo fare un album puro, senza effetti, un po' come venivano fatti una volta e posso dire che ci siamo riusciti in pieno. Credo che lui sia il numero uno dei produttori in Italia ed ha una capacità incredibile, quella di capire prima di tutti come sarà il lavoro che tu hai in mente di fare.
- La letteratura invece? -
“Mi è nata la voglia di scrivere questo libro, perché essendo un cantautore, spesso in una canzone capita che vuoi dire una cosa e la gente ne percepisce un'altra. Un esempio è la canzone “ MERAVIGLIOSA” che per tutti è dedicata a mia figlia invece non è assolutamente vero. Ho scritto un libro anche per sentirmi più libero di parlare anche rispetto al testo da tre minuti di una canzone, essere libero di scrivere ad esempio anche delle parolacce, che in una canzone secondo me non c'entrano niente e non scriverei mai, ma nel contesto di una frase dentro ad un libro possono assumere il giusto significato. Volevo scrivere delle cose, dove la mia voce non arrivasse prima di quello che volevo dire ed assumere così svariati personaggi, libero da ogni schema. Così tre anni fa sono andato dall'unica casa editrice che non mi avesse mai cercato (la Feltrinelli) visto che dopo la vittoria di Sanremo mi avevano offerto di tutto se solo avessi voluto scrivere qualcosa.
-Suonerai dal vivo pezzi dei Timoria? -
“No! Ho deciso che suoneremo solo canzoni della mia attività solista, saranno 22 o23 per circa un massimo di due ore di concerto, comprese alcune letture registrate, lette da mia moglie Ambra."
- Cantante, scrittore prossimamente regista?- "
"NO! Ma potrei fare il coreografo... naturalmente sto scherzando”
- Peccato potevi andare anche tu ad AMICI....-
“Ma assolutamente no! Trovo che sia un programma aberrante dove ti insegnano delle cose sbagliate, non è quello il modo di imparare a cantare...”
- Però potevi ad andare a Sanremo come super ospite. -
“Vedi, purtroppo presenta Baudo ed io ho la macchia di aver vinto l'edizione presentata dalla persona che forse più odia al mondo, Paolo Bonolis. Sinceramente sarei andato volentieri, anche per presentare l'operazione “BIRIMA”, che mi ha visto collaborare con Irene Grandi, Patti Smith, Youssou N'dour e Simphiwe Dana. Birima è una canzone del 2000 di Youssou, che noi abbiamo ri-arrangiato ed il ricavato andrà a sostenere il progetto micro credito Birima, in Senegal, legato alla nuova campagna mondiale Benetton Africa Works.”
- Concludiamo con una domanda “cattiva”. Nel 98 hai lasciato i Timoria. In questi anni Pedrini è sparito e i Timoria si sono sciolti mentre tu sei molto lanciato verso il grande successo. Dentro te cosa provi? -
“Ho lasciato la band che per i miei vent'anni erano una bella evasione, ma dove sono nati dei dissapori sicuramente con colpe da ambo le parti. Ho deciso irrazionalmente di prendere questa decisione, facendo questo salto nel buio. Avevo solo da perdere perché non ero nessuno a parte l'ex cantante di una band di nicchia. Ma avevo una certezza che era quello di voler vivere della mia passione, ovvero la musica.”

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