martedì 5 agosto 2008
MELITO PORTO SALVO e' ARRIVATO IL GRUPPO SCOUT AGESCI DI PRATO
Il gruppo scout di Prato
Il gruppo scout e il presidente della Provincia
Pentedattilo, Melito di Porto Salvo (RC). 3 agosto 2008 – Oggi la nostra domenica calabrese è stata un mix di cultura e riposo.
Partiti alle 8.30 dall’ostello con il furgone e una macchina siamo andati a Reggio Calabria per visitare il Museo Nazionale della Magna Grecia, che ospita fra le tante opere i Bronzi di Riace.
Purtroppo l’aria condizionata non esisteva all’interno del museo salvo che per due-tre stanze, forse anche a causa dei tagli alla cultura si deve risparmiare sull’elettiricità.
Abbiamo preso una guida che dopo averci illustrato i tanti reperti c’ha accompagnato al piano interrato dove sono conservati i due Bronzi di Riace. Due opere davvero bellissime e impressionati viste dal vivo.
Finita la visita al museo siamo ripartiti per Melito, dopo aver fatto la spesa per il pranzo al sacco.
Arrivati a Melito siamo andati in spiaggia, spiaggia e acqua bellissime e pulite. siamo stati senza ombrellone e quindi per non essere sopraffatti dal caldo e dal sole siamo stati quasi sempre sul bagno-asciuga, quando non eravamo in acqua visto che in media abbiamo fatto un’oretta e mezzo di bagno a testa.
Qui a Melito, come in tutta la Calabria il mare è davvero bello e i prezzi sono onesti, per la serie ombrellone e due sdraio a 10€ al giorno, prezzi solo sognati in Toscana.
Alle 18.00 abbiamo lasciato la spiaggia per tornare a Pentedattilo e partecipare alla messa nella chiesa antica del paese, con noi c’era anche il gruppo scout Agesci di Caltagirone che lavorerà per una settimana al paese, questo campo è organizzato dall’associazione Pro-Pentedattilo.
Prima di cena abbiamo fatto due chiacchere insieme anche per illustrare loro il nostro progetto.
Finita la cena balli popolari con fisarmonica e tamburello. siamo andati in una piccola piazza del paesino e si sono uniti a noi, oltre agli scout siciliani, diversi abitanti del posto. Certo è stata dura interpretare i passi dei balli popolari, ci siamo buttati su una bella quadriglia.
Domattina lavoreremo anche noi nel paese vecchio.
Carlo
(Fonte: ARCI - Progetto Liberarci dalle Spine- Coordinatore Maurizio Pascucci)
INTANTO MAURIZIO PASCUCCI SCRIVE:
Carissime,i,
eccoil tour siciliano effettuato domenica scorsa.
Alle prime luci dell'alba siamo partiti per Balestrate per trascorrere la giornata al mare.Qui ci siamo guadagnati una buona postazione in pineta con la possibilità di usuruire di un tavolo e di un braciere per cuocere salsiccie e bistecche
Naturalmente abbiamo steso lo striscione Liberarci dalle Spine e ben tre bandiere dell'Arci. Il guardiano della pineta non era molto convinto, temeva fossimo lì per una manifestazione ed ha chiamato l'assessore comunale che ci ha detto che la prossima volta deobbiamo avvertire quando andiamo perchè nel caso passasse qualcuno in pineta che non gradisce la nostre scritte contro la mafia...per il comune sarebbe imbarazzante...
Dopo un meraviglioso bagno ristoratore nelle limpide acque del mare di Sicilia e un ottino pranzo siamo partiti per Cinisi per visitare la casa di Peppino Impastato. Sull'autostrada ci siamo fermati a Capaci nel luogo dove fu ucciso Giovanni Falcone, Francesca morvillo e i ragazzi della scorta, per poi proseguire per via d' Amelio dove Marta, la nipote del giudice Paolo Borsellino ci ha illustrato una serie di fatti e testimoniato molti aspetti inediti di quella orrenda vicenda.
Lì abbiamo deciso di legare sull'ulivo della pace la bandiera dell'Arci.
Dopodichè ci siamo diretti a Ficuzza, frazione del Comune di Corleone per ricordare l'omicidio del Colonello dei Carabinieri Franco Russo.
Eccoci poi alla cena in pizzeria nel centro di Corleone o meglio al centro della strada dove eravamo molto visibili e gli sguardi delle persone non sono mancati. Dopo la pizza ci siamo recati tutti insieme a piedi a
lla Casa Provenzano per festeggiare il compleanno di una volontaria: 17 anni festeggiati in un luogo alquanto insolito!
Una scelta non causale anzi programmata e decisa in quanto noi abbiamo la necessità di far riacquisire a quelle mura una "normalità" fatta anche da un semplice festeggiamento di un compleanno.
Dopo l'impegno investigativo delle forze dell'ordine, le competenze giudiziare , l'azione istituzionale ecco che il Progetto Liberarci dalle Spine è intervenuto per praticare il valore della giustizia nell'esercizio della partecipazione popolare.
Chissa cosa avranno commentato i vicini al canto di "tanti auguri a te!"...
Quelle stesse mura per molti anni hanno rappresentato sopraffazione, latitanza e gestione illegale di cose e fatti!
All'una e trenta circa, carichi di tanta stanchezza siamo andati a dormire nella consapevolezza di aver trascorso una domenica speciale
Ettore dell'Arci di Prato, uno dei due coordinatori di questo campo, oramai giunto insieme a noi alle sue 21 ore di attività no-stop commentava:
"una giornata così ha un valore insostituibile nell'educazione alla legalità di questi ragazzi: probabilmente domattina si lamenteranno per la stanchezza ma non la dimenticheranno"
Puntualmente il giorno successivo, durante la verifica intermedia, tutti hanno detto a Francesca, dell'Arci regionale toscana, che la visita in via D'Amelio è stata una grandissima emozione e poi ci hanno stupito chiedendoci di poter lavorare di più, rendendosi disponibili a fare attività anche nel primo pomeriggio che noi organizzatori abbiamo dedicato da programma al loro riposo!
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