martedì 29 luglio 2008

MYANMAR EX BIRMANIA OCCORRE ANCORA IL NOSTRO AIUTO

L'appello dell'Unicef: "Bambini hanno bisogno di aiuto"
Martedí 29.07.2008 12:37

A quasi tre mesi da quando il ciclone Nargis si è abbattuto sul Myanmar, 700.000 bambini hanno ancora bisogno d’assistenza di lungo periodo. Circa 2,4 milioni di persone sono state colpite dal ciclone, che ha distrutto centinaia di migliaia di case, scuole e centri sanitari. “Sebbene vi sia stato un graduale miglioramento delle condizioni dei bambini e siano stati scongiurati i rischi di grandi epidemie, dobbiamo potenziare gli sforzi affinché bambini e famiglie possano riprendersi completamente dalla devastazione provocata dal ciclone Nargis”, dichiara Ramesh Shresta, rappresentante dell’Unicef in Myanmar.

Gli immensi danni causati dal ciclone Nargis emergono da un recente rapporto congiunto Onu/Asean (la comunità dei paesi del sud est asiatico): distrutte 700.000 abitazioni e il 75% delle strutture sanitarie; crollate o danneggiate più di 4.000 scuole; allagati 600.000 ettari di terreni agricoli e perso più del 50% del bestiame; distrutti pescherecci, scorte alimentari e attrezzi agricoli, con perdite e danni superiori ai 4 miliardi di dollari.

Lo scorso 10 luglio, l’Onu ha lanciato un nuovo appello per il Myanmar di 481,8 milioni di dollari, che copre gli interventi d’emergenza e di prima ricostruzione fino all’aprile 2009: la quota dei fondi necessari agli interventi dell’Unicef ammonta a 90.877.000 dollari. Dal 4 maggio ad oggi l’Unicef ha effettuato più di 200 missioni nelle aree colpite e oltre 50 voli umanitari hanno portato aiuti dell’Unicef in Myanmar.

Tra i risultati finora conseguiti, l’Unicef ha distribuito kit sanitari d’emergenza per la cura di 630 mila persone; 21.283 kit da parto e 2.361 di farmaci di base; 634.700 bustine di sali di reidratazione orale; 1.646 tonnellate d’alimenti terapeutici; 1 milione di capsule di vitamina A; 186.130 zanzariere e 51.610 kit familiari, vaccinando più di 16.830 donne e bambini. In ambito idrico e igienico-sanitario, l’Unicef ha distribuito 900 kit familiari per l’acqua, 109.241 tra taniche e recipienti, 130 cisterne idriche da 5.000 e 50.000 litri, 4.6 milioni di compresse e altri additivi sufficienti a potabilizzare 24,5 milioni di litri d’acqua, costruendo finora 299 latrine e distribuendo 29.543 tra gabinetti e tubature.

Dato l’impatto del ciclone sul settore istruzione, l’Unicef sta sostenendo le attività scolastiche attraverso la distribuzione di tende scuola - di cui 123 già installate - e la fornitura di 181.269 teli impermeabili che hanno permesso di rendere nuovamente agibili 1.324 scuole scoperchiate del tetto. 131.208 kit didattici individuali di base sono stati distribuiti ad altrettanti scolari, cui si aggiunge la distribuzione alle scuole di kit 807 scolastici d’emergenza sufficienti ad oltre 64.560 bambini e 873 kit socio-ricreativi per altri 34.920 bambini.

Per rispondere alle esigenze di protezione e assistenza psicosociale dei bambini vittime del ciclone, l’Unicef ha aperto e sostiene 61 spazi a misura di bambino, ha finora registrato 616 bambini separati dai genitori e istituito un sistema di ricerca familiare e d’assistenza gestito dalle stesse comunità locali. L’Unicef, presente in Myanmar con un ufficio centrale e 9 sedi distaccate, rinnova l’appello ai donatori affinché sostengano gli interventi d’emergenza e ricostruzione nel paese: finora, su 90,8 milioni di dollari l’Unicef ha ricevuto il 44% delle risorse necessarie.
(FONTE: AFFARITALIANI.IT)

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