Ha cercato di “fregare” i carabinieri che lo avevano fermato per un controllo occultando l’involucro di droga nel vistoso e ingombrante gesso che gli avvolgeva l’avambraccio sinistro per una frattura, ma l’espediente non è servito ad evitargli le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente. Il fatto è accaduto nella tarda serata di sabato ed il protagonista della storia è un giovane ventenne di origini albanesi, H.A. residente a Pontassieve. I militari della Compagnia Carabinieri di Borgo san Lorenzo stavano svolgendo un controllo su strada in località Ponte a Vicchio quando hanno fermato il giovane extracomunitario a bordo del proprio ciclomotore. L’atteggiamento troppo nervoso del ragazzo ha fatto nascere il sospetto che stesse nascondendo qualche cosa, anche perché il controllo del ciclomotore e dei documenti non aveva fatto emergere alcun tipo di irregolarità. Al capo pattuglia, dopo il controllo del nominativo in banca dati, è venuto lo scrupolo di perquisire il fermato così è stato portato in caserma a Borgo San Lorenzo dove, oltre alla rituale perquisizione personale, si è deciso di portarlo anche presso il pronto soccorso dell’Ospedale borghigiano per controllare l’ingessatura all’arto sinistro. Nel momento in cui i medici hanno tolto la rigida medicazione, risultata applicato per una frattura subito qualche giorno prima, è salato fuori un involucro di plastica contenente lo stupefacente quantificato in cinque grammi di pura cocaina. Naturalmente i sanitari hanno dovuto realizzare una nuova ingessatura che non ha comunque evitato le manette ai polsi del arrestato, attualmente trattenuto nelle camere di sicurezza del Comando Compagnia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, in attesa della direttissima.
Sempre i Carabinieri del Mugello, nello specifico i militari delle Stazione di Barberino di Mugello, a metà della trascorsa settimana hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla A.G. fiorentina a carico dei responsabili delle rapine avvenute rispettivamente in data 21 marzo in danno di un supermercato di Pelago e il 19 e il 29 aprile, in danno dei supermercati DICO e COOP di Barberino di Mugello. I provvedimenti restrittivi hanno raggiunto i destinatari che già si trovavano reclusi nel carcere a Sollicciano dopo essere stati arrestati in flagranza per altro analogo reato. I due, il cinquantaseienne TELLINI Daniele di Firenze e il trentasettenne BOVINO Davide di Pelago, già noti alle forze di polizia per i loro trascorsi, sono stati definitivamente individuati al termine delle minuziose indagini, grazie al riconoscimento fotografico che non ha lasciato alcun dubbio sulla loro responsabilità. La grave accusa per la quale sono stati nuovamente sottoposti ad ulteriore provvedimento di custodia cautelare è di rapina aggravata in concorso .
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