venerdì 4 aprile 2008

RAGUSA: ANIMALI, ATROCE RITROVAMENTO DELLA LAV


Un cane impiccato ad un albero con una grossa catena di metallo è stato trovato dai volontari della LAV nelle campagne di Comiso (Ragusa). Questo il racconto del responsabile provinciale della LAV, Biagio Battaglia:
"Nel versante ipparino della nostra provincia c'è chi gioca ad impiccare animali. Dopo il tragico ritrovamento, di metà febbraio, delle tre volpi appese al cavalcavia di contrada Dicchiara, lungo la s.s. 514 che collega la provincia di Ragusa con Catania, ieri mattina ci siamo imbattuti in una nuova incredibile vicenda. In seguito ad una dettagliata segnalazione da parte di simpatizzanti della nostra Associazione ci siamo recati in un casolare abbandonato sito in contrada Billona, a poche decine di metri dall'ingresso secondario del costruendo aeroporto di Comiso (RG) e addirittura quasi a confine della vecchia sede della nostra stessa Associazione".
"All'interno del casolare dapprima ci siamo imbattuti in una serie di stanze colme di rifiuti e sporcizia di ogni genere e soprattutto, immediatamente dopo, ci siamo resi conto che le segnalazioni ricevute trovavano un primo fondamento. Infatti sui muri della casa sono presenti delle scritte e delle indicazioni, realizzate con vernice spray, che indicano la presenza di un "cane impiccato". Seguendo pertanto le "frecce" all'interno di un labirinto di stanze, dopo pochi metri, abbiamo trovato la carcassa di un cane impiccato ad un grosso albero, ancora appeso con un gancio ed una catena al collo ed oramai in avanzato stato di decomposizione".
Per gli attivisti della LAV una scena semplicemente raccapricciante! Prosegue Biagio Battaglia: "Mille le sensazioni ricevute in pochi attimi. L'assurdità del gesto; la compassione per l'agonia che questo animale abbia potuto soffrire; la ferocia che alcuni esseri umani possono ancora esprimere nei confronti dei più deboli; il disgusto per ciò che avevamo davanti agli occhi; la pazzesca determinazione che ha portato l'autore, o gli autori, a commettere un crimine così odioso. Ed infine degli interrogativi, che per ora rimangono irrisolti: ".
"Da parte nostra avvieremo una ricerca autonoma di notizie e informazioni attinenti gli autori. Abbiamo degli indizi che stiamo valutando attentamente ben sapendo che le istituzioni non sempre affrontano questi temi con la dovuta tempestività. Tuttavia segnaleremo oggi stesso, la vicenda agli organi competenti dei Carabinieri, della Polizia Municipale, al Servizio Veterinario dell'Ausl e all'Assessorato alle Politiche del Territorio del Comune di Comiso. Questo di oggi non è solo un gesto di perversa violenza contro un animale indifeso ma è un atto che deve scuotere la nostra coscienza e che deve porci in un contesto di particolare attenzione. Dietro a questa serie di barbarie c’è probabilmente la mano di persone pericolose anche per le nostre comunità".

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