A Velletri mostra di foto e prodotti delle terre siciliane confiscate alla mafia
Cinque giorni di immagini dedicate alla lotta alla criminalità organizzata e al ritorno alla legalità delle terre confiscate alla mafia, oggi gestite da piccole cooperative coraggiose che producono olio, pasta e pomodoro col nome Libera Terra.
A Velletri il 26 e 27 aprile, e a seguire il 2, 3 e 4 maggio, Porta Napoletana ospiterà una mostra di fotografie e prodotti organizzata dai soci Coop a testimonianza di questo impegno verso il riscatto sociale. Sabato 26 aprile alle ore 18 l’attrice Marina Viganelli interpreterà "Pasta Libera per uomini liberi. La storia bella del grano, del vino e dell’olio del riscatto sociale". Al termine degustazione di prodotti Libera Terra.
La maggior parte delle foto sono state scattate a Corleone (PA) dove da quattro anni l’Arci Toscana organizza i campi di lavoro "LiberArci dalle Spine". Da giugno a ottobre un centinaio di ragazzi e ragazze dai 16 ai 24 anni d’età trascorrono a Corleone e a Canicattì due settimane come volontari, dando un aiuto concreto a due cooperative locali: la Lavoro e Non Solo e la Placido Rizzotto che insieme partecipano a Libera, l’associazione di nomi e numeri contro le mafie fondata da Don Luigi Ciotti.
Le giornate dei ragazzi corrono veloci: sveglia presto, duro lavoro sotto il sole e nel pomeriggio incontri con politici e associazioni che combattono la mafia. Come quello a Portella della Ginestra, con i due anziani sopravvissuti alla strage del 1° maggio del 1947, quando la banda di Salvatore Giuliano sparò sulla folla di braccianti uccidendo 11 persone.
I volontari a Corleone dormono in una palazzina di tre piani in centro confiscata a Bernardo Provenzano, il boss dei boss, arrestato l’11 aprile 2006 in una masseria appena fuori dal paese. Un secondo ostello con maneggio è nato nel podere della famiglia Brusca, nella valle dello Jato, ed è dedicato alla memoria di Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo, il bambino rapito da Brusca nel ’93 e brutalmente ucciso nel 1996.
I prodotti di queste terre sono pasta, farina, legumi, vino, passata di pomodoro e taralli. Si trovano in vendita in tutti i supermercati Coop d’Italia e nel circuito delle Botteghe del Mondo con il marchio Libera Terra. Unicoop Tirreno acquista i prodotti di Libera dal 2003. Lo scorso anno ha venduto circa 20.000 pacchi di pasta e 4.000 bottiglie di vino, acquistando dalle due cooperative circa 70.000 euro di merci. Dallo scorso anno inoltre Unicoop Tirreno è socio sostenitore della coop. Lavoro e Non Solo di Corleone.
La vita delle cooperative non è affatto facile. A Corleone i campi confiscati (in tutto 120 ettari) sono spezzettati sul territorio e a volte per passare da l’uno all’altro si deve attraversare le terra del proprietario a cui sono stati tolti. Un incendio lo scorso luglio ha distrutto l’intero raccolto di lenticchie per un danno di oltre 30.000 euro e ad una delle vigne qualcuno ha strappato, in modo certosino, tutte le gemme nuove: risultato, quest’anno l’uva non ci sarà.
Per informazioni visitare i siti internet: http://www.liberaterra.it/; http://www.arci.it/; www.regione.toscana.it . Il diario giornaliero dei ragazzi può essere letto sul sito www.intoscana.it, alla voce blog "Liberarci dalle spine".
Cinque giorni di immagini dedicate alla lotta alla criminalità organizzata e al ritorno alla legalità delle terre confiscate alla mafia, oggi gestite da piccole cooperative coraggiose che producono olio, pasta e pomodoro col nome Libera Terra.
A Velletri il 26 e 27 aprile, e a seguire il 2, 3 e 4 maggio, Porta Napoletana ospiterà una mostra di fotografie e prodotti organizzata dai soci Coop a testimonianza di questo impegno verso il riscatto sociale. Sabato 26 aprile alle ore 18 l’attrice Marina Viganelli interpreterà "Pasta Libera per uomini liberi. La storia bella del grano, del vino e dell’olio del riscatto sociale". Al termine degustazione di prodotti Libera Terra.
La maggior parte delle foto sono state scattate a Corleone (PA) dove da quattro anni l’Arci Toscana organizza i campi di lavoro "LiberArci dalle Spine". Da giugno a ottobre un centinaio di ragazzi e ragazze dai 16 ai 24 anni d’età trascorrono a Corleone e a Canicattì due settimane come volontari, dando un aiuto concreto a due cooperative locali: la Lavoro e Non Solo e la Placido Rizzotto che insieme partecipano a Libera, l’associazione di nomi e numeri contro le mafie fondata da Don Luigi Ciotti.
Le giornate dei ragazzi corrono veloci: sveglia presto, duro lavoro sotto il sole e nel pomeriggio incontri con politici e associazioni che combattono la mafia. Come quello a Portella della Ginestra, con i due anziani sopravvissuti alla strage del 1° maggio del 1947, quando la banda di Salvatore Giuliano sparò sulla folla di braccianti uccidendo 11 persone.
I volontari a Corleone dormono in una palazzina di tre piani in centro confiscata a Bernardo Provenzano, il boss dei boss, arrestato l’11 aprile 2006 in una masseria appena fuori dal paese. Un secondo ostello con maneggio è nato nel podere della famiglia Brusca, nella valle dello Jato, ed è dedicato alla memoria di Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo, il bambino rapito da Brusca nel ’93 e brutalmente ucciso nel 1996.
I prodotti di queste terre sono pasta, farina, legumi, vino, passata di pomodoro e taralli. Si trovano in vendita in tutti i supermercati Coop d’Italia e nel circuito delle Botteghe del Mondo con il marchio Libera Terra. Unicoop Tirreno acquista i prodotti di Libera dal 2003. Lo scorso anno ha venduto circa 20.000 pacchi di pasta e 4.000 bottiglie di vino, acquistando dalle due cooperative circa 70.000 euro di merci. Dallo scorso anno inoltre Unicoop Tirreno è socio sostenitore della coop. Lavoro e Non Solo di Corleone.
La vita delle cooperative non è affatto facile. A Corleone i campi confiscati (in tutto 120 ettari) sono spezzettati sul territorio e a volte per passare da l’uno all’altro si deve attraversare le terra del proprietario a cui sono stati tolti. Un incendio lo scorso luglio ha distrutto l’intero raccolto di lenticchie per un danno di oltre 30.000 euro e ad una delle vigne qualcuno ha strappato, in modo certosino, tutte le gemme nuove: risultato, quest’anno l’uva non ci sarà.
Per informazioni visitare i siti internet: http://www.liberaterra.it/; http://www.arci.it/; www.regione.toscana.it . Il diario giornaliero dei ragazzi può essere letto sul sito www.intoscana.it, alla voce blog "Liberarci dalle spine".
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