L’operazione scattata alla prime luci dell’alba di ieri e che ha portato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Borgo San Lorenzo a stringere le manette ai polsi di quattro persone, due mugellane e due albanesi e a notificare altri due provvedimenti limitativi della libertà personale (obbligo di dimora e obbligo di firma), ad altrettanti residenti nel territorio, era cominciata nel 2005 e ha trovato il giusto epilogo dopo tre anni di minuziosi servizi di pedinamento e osservazione. L’articolata attività d’indagine, diretta dal Sostituto Procuratore Pietro Suchan, della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze e portata avanti dagli uomini del NORM borghigiano, durante questi anni aveva fatto registrare alcuni arresti in flagranza, fra i quali quello di un noto professionista nel campo assicurativo residente a Firenzuola, e il contestuale sequestro di svariate dosi di stupefacente, prevalentemente cocaina, permettendo di portare alla luce e interrompere un vasto giro di spaccio gestito proprio nel “tranquillo” territorio del Mugello. I riscontri dei Carabinieri e le conseguenti sostanziose motivazioni esposte nella richiesta avanzata dal Dr. Suchan al Giudice delle Indagini Preliminari hanno inevitabilmente portato all’emissione dei provvedimenti di custodia cautelare nei confronti dei responsabili e dei “fiancheggiatori” della discreta attività di spaccio ramificatasi nel territorio. A finire in carcere per “Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”, sono stati quattro noti pregiudicati locali: il cinquantaduenne borghigiano, residente a Vicchio, Santoni Paolo, meglio conosciuto negli ambienti dello spaccio con il soprannome di “Fachiro”; il quarantasettenne Velikaj Brahim e il ventiquattrenne Golemi Dritan, entrambi albanesi residenti da anni a Vicchio; la compagna convivente del Santoni, la trentacinquenne Mei Daniela (quest’ ultima sottoposta agli arresti domiciliari). Per altri due complici del quartetto, per i quali è stata riconosciuta una più attenuata responsabilità in ordine al grave reato, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nei confronti del ventottenne di Dicomano R.A. e l’obbligo di firma presso la P.G. al cinquantunenne vicchiese Z.G. Oltre all’esecuzione delle ordinanze sono state effettuate anche sette perquisizioni presso le rispettive abitazioni degli indagati che non hanno portato al rinvenimento di stupefacente, ma che hanno comunque condotto all’ulteriore denuncia di una settima persona, il venticinquenne incensurato Z.P., trovato in possesso di apparecchiature informatiche e di materiale per la contraffazione di CD e DVD, con tanto di catalogo appositamente realizzato per la vendita delle copie contraffatte. Il materiale è stato sequestrato e il “Pirata Informatico” è stato denunciato in stato di libertà per “duplicazione e commercio abusivo di materiale informatico e discografico”.
mercoledì 7 maggio 2008
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