lunedì 12 maggio 2008

LIGABUE A FIRENZE IL 9 LUGLIO RICORDERA' I 5 RAGAZZI DI VICCHIO UCCISI DAI REPUBBLICHINI NEL 1944 di Roby Bruno



L'incontro con Luciano Ligabue non è mai una cosa normale, perchè il rocker emiliano è si un bel personaggio, ma è anche uno che non dimentica. Non dimentica che agli inizi della sua vita ha fatto di tutto (dal bracciante al metalmeccanico passando anche dal ragioniere al commerciante). Non dimentica la gavetta, è questa infatti la quindicesima volta che si esibirà a Firenze e alla sua prima volta all'Auditorium Flog, nell'ottobre 1990, c'erano solo 173 paganti... Non dimentica di essere nato e cresciuto in una famiglia verace dell'Emilia Romagna e per giunta partigiana. (Emozionante l'incontro col presidente fiorentino dell'A.N.P.I. presente all'incontro per ricordare che, all'interno dello stadio Artemio Franchi di Firenze, è stata da poco inaugurata una cappella dedicata ai cinque ragazzi contadini di Vicchio, prelevati e trucidati nel 1944 per non essersi iscritti all'allora Repubblica di Salò, e che Luciano ha deciso di ricordare durante il suo concerto allo stadio del 9 luglio.)
Ligabue che inizierà il tour negli stadi il 4 luglio da Milano (stadio San Siro già esaurito) viene da una tournée che lo ha visto suonare dal vivo nelle maggiori città europee (Londra Madrid Parigi...) ottenendo in spazi moto più piccoli un ottimo successo.
R- Allora Luciano il tuo rapporto con Firenze?
L- Suonare a Firenze ha un sapore forte, la struttura di questo stadio ti permette di sentire maggiormente il calore del pubblico poi devo dire che con gli organizzatori della P.R.G. C'è un rapporto sentito che va al di là della sola organizzazione dello show.
R- Ci saranno novità rispetto al tuo ultimo live fiorentino del 2006?
L- Sicuramente sarà uno show completamene diverso in quanto il concerto vuole seguire la celebrazione di quanto il best of uscito quest'anno vuole fare ovvero essendo il mio primo in tutta la mia carriera la track list delle canzoni è dedicata interamente a quelle che la gente preferisce ascoltare. Quindi dal vivo suoneremo i miei hit oltre ovviamente agli inediti inseriti in queste raccolte. Inoltre la parte visiva e la scenografia avranno molte novità e per finire dopo diciotto anni ho deciso di non seguire personalmente la produzione di questi concerti ma di affidarmi a Corrado Rustici. Non ultimo c'è stato anche un cambio nel combo che mi accompagnerà live con due inserimenti di musicisti americani voluti da Corrado per dare un tocco più energico al mio sound. D- Come ti sei trovato a farti produrre da Rustici? R- Il primo impatto con delle scelte prese da un altro è che sembrano sempre fuori luogo. Poi invece ti accorgi di quanto sappia lavorare bene. La prima cosa che si nota una miglior definizione del suono c'è molta più pulizia il che permette ad ogni componente della band di venirne fuori meglio e fare anche più bella figura, comunque Rustici non ha stravolto il mio suono... ci saranno delle novità che sentirete subito all'impatto tipo un forte aumento di groove che si farà notare.
R- Come ti è nata la voglia di andare a fare una tourneè nelle grandi capitali europee?
L- Innanzitutto dalla voglia di suonare in posti più piccoli e poi da una mia voglia di portare il rock cantato in italiano nei luoghi dove da un italiano ci si aspetta la melodia. Poi la voglia di suonare per gli italiani all'estero quelli cioè che se non vai te loro non potranno mai vederti live, per finire il suonare per quegli stranieri che ti conoscono solo per sentito dire che iniziano il concerto con le braccia conserte in segno di sfida ma che alla fine vedi ballare.
R- Lo stadio di Firenze viene oramai da diversi anni usato per i soliti tre cantanti italiani Renato Zero tu e Vasco Rossi escludendo Renato che appartiene ad un altro tipo di pubblico con Vasco c'è concorrenza?
L- Sicuramente se c'è non dipende da me. Questa è una cosa che giornalisticamente funziona, è simile a quando mi chiedono se preferisco i Beatles o i Rolling Stones ed io rispondo preferisco gli Stones ma ho anche tutti i dischi dei Beatles ed io non capisco perchè uno debba essere per me e non per Vasco o viceversa. La musica è un piacere che abbiamo disposizione quindi non capisco il non ascoltare un artista perchè lo si crede in concorrenza con un altro, d'altronde io mi occupo di fare musica e cerco di farla nel miglior modo possibile... non sto a guardare i numeri quello non è certamente il mio mestiere.
R-Un pensiero sulle ultime elezioni?
L- Purtroppo non ho votato per un mio sbaglio perchè ero a Parigi e non ho fatto richiesta anticipata al consolato per farmi votare all'estero quindi dentro il senso di colpa rimane però purtroppo avremmo perso lo stesso.
R- Come vedi da padre l'attuale gioventù odierna?
L- Sono preoccupato ho il mio figlio grande che quest'anno compie dieci anni e quindi sta entrando in un età importante sto cercando di insegnargli dei valori ma è un momento molto difficile.

Un ringraziamento a Luciano Ligabue ed aspettiamo con trepida attesa il suo show del 9 luglio





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